Nuovo incidente all'acciaieria di Cornigliano, a poche ore dallo sciopero per la sicurezza dei lavoratori della fabbrica e a qualche giorno di distanza da altri episodi potenzialmente pericolosi (nella foto). Intorno alle 18, segnala la segreteria Fiom Cgil, una bobina da 250 kg, che stava per essere issata al piano superiore dell'impianto per ricaricare la reggettatrice automatica, si è sganciata dall'altezza di circa due metri e mezzo nel reparto Treno a freddo 2 dello stabilimento, un'area già segnalata nei giorni scorsi come critica da parte dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per gli operai. Il delegato per la sicurezza ha fermato gli impianti. Domenica scorsa si erano rotti i cavi di una gru facendo cadere un rotolo da 10 tonnellate. I sindacati avevano proclamato 24 ore di sciopero e, dopo avere occupato la direzione, hanno incontrato il Prefetto.
“L’ennesimo episodio su una situazione già segnalata all’azienda a distanza di pochi giorni da quello di sabato è sconcertante, non si può pensare di andare a lavorare incrociando le dita sperando di tornare a casa. Bisogna agire subito per mettere in sicurezza lo stabilimento, non è ammissibile quello che sta accadendo. E ci aspettiamo che anche lo Stato faccia la sua parte e dia segnali chiari e inequivocabili all’azienda di intervenire concretamente: non accettiamo più promesse e parole, vogliamo fatti”, spiega Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria.
"Come Fiom di Genova - recita la nota sindacale - riteniamo che sia il momento che tutti gli attori preposti alla salvaguardia della sicurezza dei lavoratori intervengano con forza all'interno di questo stabilimento. Non si può rischiare la vita per lavorare, i nostri delegati vigileranno affinché vengano garantite le condizioni di sicurezza, ma deve essere chiaro che non accetteremo altri ritardi nella messa in sicurezza degli impianti da parte della Proprietà".