Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Gabriella Dotto, Repetto era stata operata nel centro Anidra, su un tavolo della cucina, senza alcuna anestesia e senza che il nevo fosse analizzato
1 minuto e 33 secondi di lettura
di R.P.

BORZONASCA-Saranno processati con rito abbreviato i tre imputati per la morte di Roberta Repetto, l'insegnante di 40 anni a cui fu asportato un neo sul tavolo da cucina del centro olistico Anidra di Borzonasca. La donna, che aveva un melanoma, fu curata per due anni con tisane zuccherate e meditazione e morì a ottobre del 2020 all'ospedale San Martino di Genova, dove era arrivata ormai in condizioni disperate.

A chiedere il rito alternativo sono stati il 'santone' del centro Anidra, Paolo Bendinelli, il medico bresciano Paolo Oneda e anche la psicologa Paola Dora, compagna di Oneda e presente all'operazione. Tutti e tre sono accusati di omicidio volontario in concorso. Il processo comincerà il 28 giugno: quel giorno Oneda e Dora hanno chiesto di essere interrogati.

Bendinelli, invece, difeso dall'avvocato Alessandro Vaccaro, ha deciso di non sottoporsi all'esame. Sempre il 28 giugno il gup deciderà sul rinvio a giudizio di Teresa Cuzzolin, responsabile legale di una delle aziende collegata al centro Anidra, imputata insieme a Bendinelli di circonvenzione di incapace. Per la procura Cuzzolin Bendinelli, "abusando delle condizioni di inferiorità psichica" della Repetto "la inducevano a elargizioni per complessivi 120 mila euro" in parte a favore del centro Anidra e "in parte a favore di Cuzzolin Teresa".

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Gabriella Dotto, Repetto era stata operata nel centro Anidra, su un tavolo della cucina, senza alcuna anestesia e senza che il nevo fosse analizzato. La donna (i cui familiari sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Sciacchitano e Andrea Andrei) aveva iniziato a stare male pochi mesi dopo ma era stata curata con tisane e meditazione fino alla morte. La procura, prima della morte di Roberta, aveva già avviato una indagine sospettando che la dottoressa Dora indirizzasse ragazze fragili nel centro dove poi venivano plagiate per partecipare a rapporti di gruppo, per donare ingenti quantità di soldi e lavorare gratis per il centro.

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 14 Aprile 2022

Volo salvavita da Bucarest a Genova, neonato trasportato al Gaslini

GENOVA - Volo salvavita per un neonato di origine romeno di 28 giorni di vita, arrivato oggi all'aeroporto di Genova per essere curato. I genitori e un gruppo di amici sono riusciti ad organizzare un trasporto con aereo ambulanza privato da Bucarest a Genova, per permettere al piccolo di essere pres
Venerdì 01 Aprile 2022

Ecco "Gaslini Liguria": da luglio neonatologie e pediatrie diventano filiali

Toti: "L’obiettivo è quello di garantire la migliore risposta, la più qualificata possibile, ai bisogni assistenziali e di cura dei pazienti pediatrici"
Martedì 29 Marzo 2022

Dal 3 al 9 aprile il grande tennis in Liguria con il torneo Atp Challengher Sanremo

I fari saranno puntati su Gianluca Mager (best ranking 65 ATP), classe 1994 nato e cresciuto a Sanremo
Martedì 29 Marzo 2022

Morta dopo asportazione neo: chiesto il rinvio a giudizio per guru e medici

La donna, che aveva un melanoma, fu curata per due anni con tisane zuccherate e meditazione e morì a ottobre del 2020 all'ospedale San Martino di Genova dove era arrivata ormai in condizioni disperate