GENOVA-La procura di Genova ha aperto un fascicolo per violenza privata a carico di ignoti per la vicenda dei 27 disabili che il giorno di Pasquetta non sono riusciti a salire su un treno nel capoluogo ligure perché i loro posti erano occupati nonostante avessero prenotato il viaggio. Il fascicolo, assegnato dal procuratore Francesco Pinto al collega Luca Monteverde, è nato dopo un esposto presentato da Assoutenti.
"Ci auguriamo che gli ignoti vengano resi noti e perseguiti per un reato grave come è la violenza privata, visto che hanno impedito ai disabili di sedersi". Lo ha detto Furio Truzzi, presidente di Assoutenti Genova dopo avere depositato l'esposto. "Al netto di tutte le inefficienze o i deficit, in una giornata come quella di Pasquetta, degli operatori di polfer o di Trenitalia, al netto di tutte queste vicende noi siamo a disposizione degli utenti che hanno subìto questo e della loro associazione, sia per gestire reclami nei confronti di chicchessia, ovviamente a titolo gratuito, sia per la gestione degli esposti. "Ci auguriamo che gli ignoti vengano resi noti e perseguiti per un reato grave come è la violenza privata, visto che hanno impedito ai disabili di sedersi - conclude -. Al momento già i genitori di due ragazzi si sono rivolti a noi".
Disabili giù dal treno, scontro associazione-Trenitalia-LA STORIA
Il pubblico ministero Luca Monteverde farà analizzare le immagini delle telecamere della stazione Principe e farà sentire i protagonisti della vicenda per risalire ai passeggeri che non hanno lasciato il posto al gruppo di disabili e ai loro accompagnatori, nonostante Giulia Boniardi, responsabile dell'associazione con cui viaggiavano lunedì pomeriggio i 25 disabili più cinque operatori che alla fine sono dovuti tornare in pullman a Milano, abbia raccontato che "la colpa è di Trenitalia e non è dei passeggeri che non si sono alzati".