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Cronaca

Il rettore: "La cosa migliore è il silenzio nell'attesa che la giustizia compia il suo corso"
59 secondi di lettura
di R.O.

GENOVA - Al centro del filone toscano dell'indagine per i concorsi truccati al dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Genova, che vede indagati 12 professori, c'è un bando pubblico per il conferimento di incarico per il 'supporto giuridico', adottato il 9 marzo 2021 e poi revocato. A richiedere la consulenza è stata Camilla Bianchi, Garante per l'infanzia della Regione Toscana, i cui uffici sono stati perquisiti ieri dalla Guardia di Finanza.

La consulenza aveva lo scopo di aggiungere competenze specifiche interne alla Regione. Erano state prenotate risorse pari a 8.052 euro del bilancio di previsione del Consiglio regionale per l'esercizio 2021 e 6.588 euro del bilancio di previsione del Consiglio regionale per l'esercizio 2022, per un totale di 14.640 euro. Il bando, per il quale erano state presentate tre domande, è stato poi revocato in quanto tra giugno ed agosto 2021 è stato assunto nuovo personale in Consiglio regionale, che ha fatto venire meno la necessità di una consulenza esterna.

"È una vicenda che ci ha colpito molto - spiega il rettore dell'Università di Genova Federico Delfino - e lasciato grande turbamento. Ora credo che la cosa migliore per l'Università di Genova sia il silenzio, nell'attesa che la giustizia compia il suo corso, con piena fiducia nei confronti dell'operato della magistratura".

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