LIGURIA - "Tra i 30 e 50 anni di sesso maschile con problematiche economiche che utilizzano l'aggressività come modalità per esprimere quasi tutte le emozioni della propria vita" Monica Arcellaschi, capo dipartimento di salute mentale dipendenze della Asl 4 traccia l'identikit dei soggetti autori di violenze nei confronti delle donne.
La Liguria, secondo i dati nazionali, è la seconda regione per casi di femminicidio (Leggi qui). Sempre più spesso le donne che subiscono violenza si rivolgono ai centri antiviolenza per chiedere aiuto. Numerose le associazioni anche in Liguria pronte a supportare pisicologicamente e a livello legale chi chi è costretto a subire i maltrattamenti del proprio partner.
"Spesso - aggiunge l'esperta - c'è anche non una dipendenza ma un abuso di sostanze che possono slatentizzare comportamenti che altrimenti le persona terrebbero controllati" precisa Arcellaschi.
Molto più difficile delineare il profilo di chi subisce violenza. "Non esiste un vero e proprio identikit della donna maltrattata - racconta Giannina Della Rapisarda, presidente Cif telefono donna Liguria -. Spesso è presente uno stato di solitudine e confusione. La maggior parte delle donne che si rivolgono a noi sono italiane, spesso casalinghe e con figli. Ultimamente sempre più spesso arrivano da noi anche donne straniere".