GENOVA- "Mai accetteremo di rassegnarci alla perdita di vite sul lavoro. Dobbiamo tutto questo a Sergei". Così l'Unione Sindacale di Base dopo la morte di Sergei Robbiano, 53enne dipendente all'aeroporto di Genova morto venerdì notte dopo essere finito in mare in fondo alla pista numero 10 con l'auto di servizio (LEGGI QUI). Una morte tragica su cui ora indaga la Procura di Genova e che ha lasciato sconvolti parenti, amici e colleghi, che oggi giovedì 26 maggio si incontrano per un presidio in ricordo di Sergei proprio davanti all'aeroporto di Genova.
La dinamica è ancora sconosciuta ma dalle prime informazioni sembrerebbe che l'uomo abbia perso il controllo dell'auto sfondando i new jersey posti alla fine della pista numero 10 finendo così in acqua, dopo un volo di una decina di metri: niente da fare per il 53enne alla guida. Sul posto sono intervenuti i militari della Capitaneria e i vigili del fuoco che, insieme ai sommozzatori, sono riusciti a recuperare il cadavere verso le 5 del mattino. Presenti anche gli operatori del 118 che hanno potuto solo costatarne la morte. Ad accorgersi dell'incidente altri dipendenti dell'Aeroporto che durante i controlli hanno notato l'assenza di una delle auto di servizio: a quel punto hanno dato l'allarme iniziando una ricognizione della zona, poi notando i new jersey sfondati. Il dipendente stava lavorando a una ispezione di routine della pista di volo.
Non solo Usb, il cordoglio è arrivato anche dagli altri sindacati di base: "Il primo pensiero è di sgomento. Al di là della dinamica, ancora da accertare, questa tragedia fa comprendere come, anche in luoghi dove la sicurezza è messa al centro dell'azione quotidiana, non si possa abbassare la guardia. Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti Uil si stringono attorno alla famiglia, ai colleghi di lavoro e a tutti gli addetti dello scalo genovese" si legge in una nota dei rappresentanti sindacali.
"Per l'ennesima volta un lavoratore non ritorna a casa in quella che è ormai una tragica e scandalosa consuetudine nel nostro paese - si legge nel comunicato firmato Usb federazione di Genova -. È giusto, doveroso e indispensabile rendere omaggio a un amico, un compagno, un collega, il cui vuoto non potrà mai essere colmato. Per Usb tutta sarà però anche un'occasione per ribadire l'impegno nel pretendere chiarezza su quanto accaduto e verificare eventuali carenze o mancanze nell'applicazione delle misure di sicurezza da parte di tutti gli enti coinvolti".
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Arrivare fino in fondo e capire come sono andate veramente le cose: sono queste le richieste del sindacato, che tra le righe del volantino ricorda anche i problemi interni al corpo dei vigili del fuoco. "Il complesso dei drammatici avvenimenti accaduti nella notte di venerdì già evidenzia criticità - continua -: l'incredibile carenza organizzativa con soccorsi giunti addirittura da Torino in automobile la mancanza di protezioni adeguate a evitare la caduta in mare, la pericolosità in determinate operazioni di essere soli".