SARZANA- Giallo a Sarzana per due omicidi nel giro di 48 ore: Daniele Bedini, un artigiano carrarese di 32 anni, sospettato di aver ucciso Nevila Pjetri, la prostituta di 35 anni trovata morta alle prime ore di domenica lungo il greto del torrente Parmignola a Marinella di Sarzana, è stato formalmente indagato per omicidio volontario dopo un lungo interrogatorio da parte dei carabinieri del nucleo investigativo della Spezia. L'udienza di convalida del fermo si terrà entro 48 ore.
"Il provvedimento - si legge nella nota ufficiale dei carabinieri della Spezia - è arrivato a conclusione dei riscontri raccolti nel corso delle prime indagini. La vicenda si trova tuttora nella fase delle indagini preliminari". Nel frattempo proseguono gli accertamenti da parte di Carabinieri e Polizia, sul secondo omicidio "vicenda - conclude la nota - sulla quale sono in corso verifiche su eventuali punti di contatto con il primo omicidio".
L'AUTODIFESA - L'uomo respinge le accuse. Si dichiara infatti "completamente estraneo ai fatti" Bedini, artigiano nella falegnameria di famiglia, sottoposto a fermo per l'omicidio di Nevila Pjetri, la donna albanese trovata morta a Marinella di Sarzana (Spezia).
Lo riferisce il suo avvocato di fiducia, Rinaldo Reboa del foro di Carrara che aggiunge: "L'unico elemento che ha portato gli inquirenti a fermare il mio assistito è la denuncia del furto della pistola di proprietà del padre di Daniele Bedini, formalizzata qualche giorno prima degli omicidi".
"Il padre del mio assistito - spiega sempre il legale - aveva denunciato il furto dell'arma regolarmente detenuta, che non è stata ancora ritrovata e che al momento è soltanto compatibile con i proiettili trovati accanto ai cadaveri. E poiché il mio assistito è un pregiudicato, hanno chiuso il cerchio attorno a lui. Mi verrebbe da dire che poiché gli uomini fumano e l'Etna fuma, allora l'Etna è un uomo".
Le indagini sulla morte di Nevila Pjetri sono al momento separate da quelle per l'omicidio di Carlo Bertolotti, il transessuale di 43 anni che faceva la parrucchiera il cui cadavere è stato trovato questa notte. La scomparsa di Bertolotti era stata segnalata ieri sera ai carabinieri da alcuni conoscenti, che non la vedevano più da diverse ore. Le ricerche si sono concentrate in un'area lungo la strada che unisce Sarzana con il mare, vicino al tracciato dell'A12, una zona dove spesso si recava. Nella sua auto, Ford Fiesta grigia che al momento del ritrovamento da parte dei carabinieri non aveva la targa, sono stati trovati almeno due bossoli e un tappetino macchiato di sangue.
Anche il corpo della 44enne ritrovato questa notte era nel greto di uno dei tanti corsi d'acqua che poi si immettono nel fiume Magra presenti nella zona di periferia, dove due notti prima era stato trovato il cadavere di Nevila, a solo qualche chilometro di distanza, anche lei riversa nell'acqua con chiari segni di violenza. L'autopsia ha svelato oggi che la 35enne sarebbe morta a causa di un colpo di pistola dietro all'orecchio sinistro scoppiato dopo essere stata picchiata (LEGGI QUI).
Sul posto è intervenuta la polizia scientifica con i vigili del fuoco e il medico legale. Al momento non si può escludere che i due casi possano essere collegati: la transessuale potrebbe essere stata l'unica testimone all'omicidio di Nevila e per questo una minaccia per l'assassino, oppure, i delitti potrebbero essere per mano di un serial killer.
Intanto il prefetto della Spezia ha convocato per domani la seduta straordinaria del comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica alla quale sono stati invitati tutti i sindaci della Val di Magra.