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Cultura e spettacolo

L'autore della colonna sonora insieme a Pivio ci racconta il lavoro sullo score
1 minuto e 32 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Appena uscito delle sale ‘Diabolik – Ginko all’attacco!’ dei Manetti bros, nuova avventura cinematografica del ‘Re del terrore’ nato negli anni Sessanta da una straordinaria intuizione delle sorelle Angela e Luciana Giussani, abbiamo intervistato Aldo De Scalzi che insieme a Pivio ne ha scritto lo score

Che film è?

E’ incredibile come i Manetti ci sorprendano sempre. Questo sequel è molto diverso dal primo così come pure la musica, meno alla Bernard Herrmann: abbiamo lasciato da parte un’atmosfera noir per passare ad un  progressive che non è però come lo intendono i ragazzi di oggi ma piuttosto com’era negli anni settanta, il patrimonio di mio fratello per intenderci, alla ‘Concerto grosso’.

Questo ritorno al passato è stato voluto anche per inserire il film nella cornice del periodo in cui nacque Diabolik come fumetto?

Credo di sì, anche se ovviamente bisognerebbe chiedere ai registi. Il grosso pregio dei Manetti bros è che sanno esattamente dove voglio andare a parare e per fortuna ci coinvolgono fin dall’inizio facendoci capire subito quali sono le loro intenzioni.

Da chi parte in genere l’idea iniziale?

Tutto parte sempre dal regista, il vero lavoro del compositore di musiche da film è riuscire ad entrare in sintonia con le sue idee. Ci sono registi che la musica la conoscono bene e ti danno precise indicazioni ‘tecniche’, altri che magari si tengono più in generale e tu devi capire cosa vogliono. Con i Manetti lavoriamo insieme da decine di anni e quindi comprendiamo cosa vogliono ancora prima che ce lo dicano.

Per Aldo De Scalzi e Pivio cosa c’è in cantiere?

In questo momento stiamo lavorando al ‘Diabolik 3’, poi ci sono anche altri film e una serie tv ma al momento preferisco non spoilerare,  però per fortuna non ci possiamo lamentare. D’altronde siamo riusciti a lavorare anche durante il lockdown.