GENOVA - Per questo Natale sono tanti i motivi per visitare i Musei Nazionali di Genova. Primo su tutti il ritorno del Presepe del Re a Palazzo Reale, in un allestimento più contemporaneo che però ben si sposa con la Galleria della Cappella dove è esposto. Le statue, realizzate nel primo Ottocento da Giovanni Battista Garaventa, e oggi restaurate grazie alla volontà dell'attuale proprietario e collezionista genovese, rispecchiano la piena tradizione di Genova che abbina il blu jeans dei pastori al velluto dei Re Magi.
"Si tratta del presepe più importante d'Italia, l'anno scorso è stato esposto a Venaria Reale, quest'anno in realtà lo abbiamo soffiato Palazzo Marino perché doveva essere ospitato a Milano"
"Qui a Palazzo Reale lo abbiamo esposto varie volte, ma in forma più tradizionale", ricorda Luca Leoncini, direttore delle collezioni di Palazzo Reale. "Una volta su una consolle, come si faceva nel passato nelle tradizionali case genovesi, una volta in un'intera sala del palazzo perché nella sua forma completa raggiunge quasi i 100 pezzi. Quest'anno, invece, volevamo fare una proposta con un allestimento contemporaneo affidato a Giovanni Tironi e abbiamo scelto un gruppo ristretto di 15 statuine". E così la natività è perfetta, con i pastori, il bue e l'asinello, Giuseppe e Maria e i doni d'Oriente già consegnati dai Magi a cavallo: l'allestimento, coronato da due angeli e la cometa, si intitola "Abbiamo visto spuntare la Sua stella". L'esposizione si potrà visitare fino al 5 febbraio 2023.
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Ed è possibile sostenere Palazzo Reale e Palazzo Spinola aderendo alla nuova campagna di membership. "Si tratta di un concetto molto diffuso nel resto d'Europa e poco in Italia", spiega la direttrice di Palazzo Reale Alessandra Guerrini. Dopo la nuova identità presentata il mese scorso che unisce le due Gallerie sotto un unico logo e un unico brand, questa novità è importante per incentivare soprattutto i genovesi a frequentare assiduamente questi due luoghi di grande fascino e valore storico-artistico.
"In sostanza consiste nel diventare un sostenitore attivo del museo con un abbonamento annuale che permette di visitarlo tutto l'anno e di prendere parte agli eventi organizzati: lo abbiamo pensato per quattro fasce diverse di pubblico dai bambini ai giovani alle persone più adulte e alle famiglie, con varie tariffe e omaggi"
Un modo per vivere questi musei tutto l'anno, per sostenere la cultura e - perché no - per fare un regalo di Natale originale. Del resto, chi non vorrebbe poter passeggiare passeggiare nella Galleria degli specchi o nella sala del trono sentendoli un po' più suoi? "Lo slogan che abbiamo scelto è proprio 'Il museo è casa tua' ed è così che vorremo fare sentire tutti i nostri visitatori: speriamo che in tanti aderiscano a questa campagna".
Intanto i due palazzi apriranno a dicembre e nel periodo delle feste - eccetto Natale - garantiranno aperture tutti i giorni, almeno per mezza giornata, anche perché sono attesi tanti turisti tra Genova Capitale Europea del Natale 2022, il Tricapodanno e le tantissime attività che si possono svolgere. Tra gli appuntamenti più imminenti a Palazzo Spinola si ricorda quello di giovedì 15 dicembre 2022 alle ore 17.00, l’appuntamento è nella sala da pranzo e nelle cucine storiche di Palazzo Spinola che si presentano al pubblico con un nuovo allestimento. In esposizione, per la prima volta insieme, i due preziosi servizi da tavola, realizzati tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, appartenuti alla marchesa e scrittrice Camilla Salvago Raggi. Venerdì 16 dicembre alle 15 e alle 17 gli ospiti di Palazzo Spinola, invece, saranno accompagnati in una visita guidata “Sua Signoria sarà servita” alla scoperta dei domestici e servitori che, al tempo dei marchesi, lavoravano nella dimora oggi museo. Ai racconti della vita quotidiana nel palazzo nel corso dell’Ottocento, basati sulle ricerche nell’Archivio Storico del palazzo, si uniranno le voci dei ragazzi dell’Istituto Turistico “E. Firpo – M. Buonarroti” di Genova che interpreteranno i ruoli del cuoco, della sguattera, delle cameriere personali e dei valletti che servivano i marchesi Spinola quando il museo era ancora una dimora privata. Prenotazione obbligatoria (scrivendo a ).
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