L’8 dicembre 1861 nasceva a Parigi Georges Melies, colui che si può considerare il vero creatore del cinema, se per cinema si intende non tanto la tecnica – che, va da sé, si deve ai Lumière - ma l’arte di far sognare, immaginare, creare effetti speciali, raccontare storie. Insomma, la magia del grande schermo.
La storia del cinema ci racconta che ad inventarlo sono stati i fratelli Lumiére, Auguste e Louis, ma loro hanno inventato il dispositivo tecnico atto a fare cinema, il cinema inteso come spettacolo è opera sua. È a lui che si deve il passaggio del cinema da pura curiosità e rappresentazione del reale ad una nuova concezione che vuole la settima arte come intrattenimento per le masse, come spettacolo in senso ampio. È a Méliès, inoltre, che va il merito di aver mostrato al mondo intero le potenzialità, artistiche ed economiche, di quella che fino ad allora era considerata solo una stravaganza da fiera oltre ad essere stato l'inventore del montaggio, la caratteristica più peculiare del nascente linguaggio cinematografico: lo specifico filmico, ciò che distingue il cinema da ogni altra forma d’arte.
Gli si attribuiscono 555 opere, di varia lunghezza, di cui la più nota è 'Il viaggio nella luna' (1902) dove si racconta di un congresso di astronomi che decide di mandare una navicella sul nostro satellite.