GENOVA - A vedere i grandi personaggi della storia nelle immagini e nei ritratti, che li hanno resi immortali nel nostro immaginario, riesce ancor più difficile immaginarseli da più giovani. Eppure anche uno come il grande Giuseppe Mazzini è stato ragazzo, un giovane promettente e brillante che studiava all'Università di Genova proprio in via Balbi 5 alla facoltà di giurisprudenza. E aveva un grande amore, prima della politica, ovvero quello per la sua chitarra. Ecco perché Unige ha voluto rendere omaggio al patriota genovese, al suo illustre ex alunno, con un concerto eseguito dalla Camerata Musicale Ligure con la chitarra a lui appartenuta e custodita al Museo del Risorgimento in Genova.
"Il museo in via Lomellini per la prima volta ci dà l'occasione di organizzare un'iniziativa simile grazie al prestito di questo strumento musicale", spiega a Primocanale Valentina Di Gregorio, professoressa del dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Genova. "Abbiamo voluto quindi realizzare un evento aperto a tutto il pubblico, ad ingresso libero, per celebrare il genovese partendo però dal suo profondo legame per la musica". L'appuntamento è alle ore 17:00 nell'Aula Magna di via Balbi 5.
Il concerto - della durata di 45 minuti - prevede un programma molto interessante che abbina il "Canto delle mandriane bernesi" di Mazzini a sonate di Paganini, sinfonie di Rossini e la "Verdiana" popolare di Giuseppe Verdi. "Ha scritto alcuni brani per chitarra e il maestro José Scanu, valorizzatore di questo strumento musicale, ne suonerà uno". Per l'occasione verrà esposto anche un dipinto del Cinquecento recentemente restaurato che verrà mostrato al pubblico e che per il prossimo mese resterà esposto in Aula Magna.