GENOVA - Non c'è molto da fare per quello che Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura e noto storico dell'arte, ha definito un gabbiotto orrendo, il cubotto in cemento che sta prendendo forma in piazza Portello a Genova dove da alcune settimane sono in corso i lavori per la realizzazione di 29 posti auto interrati. Già sui suoi canali social in un video aveva denunciato il suo sgomento, comunque ribadito anche nel suo sopralluogo genovese.
"Si tratta di un'opera frutto di un'irruzione di un mondo diverso e contemporaneo, cento anni fa non c'era bisogno delle auto. Il mondo di oggi è molto impattante e non vedo altre possibilità, in quanto è una struttura che serve per raggiungere il parcheggio sotterraneo", commenta, raccontando di essere stato invitato a recarsi sul posto dal gruppo Viziano che sta realizzando la struttura. "Io non credo di essermi sbagliato, poteva essere realizzato in vetro trasparente".
Secondo Sgarbi "questo fatto è molto più grave rispetto al caso di Rubens, quadro su cui è aperta un'indagine secondo me assurda". E però spunta l'idea di trasformare questo cubo in un'opera d'arte.
"A questo punto sarebbe meglio decorarlo che ricoprirlo di marmo travertino che può solo peggiorare la situazione"
Per questo motivo, nella sua passeggiata per via Garibaldi fino a Piazza De Ferrari ne ha approfittato per chiamare l’artista Andrea Ravo, autore di molte opere di streert art, per proporgli di venire a vedere il gabbiotto di piazza Portello e realizzare un murales che possa trasformare la struttura, un'uscita pensata per le persone disabili e autorizzata dalla Soprintendenza. Dato che sulla copertura non c'è ancora il via libera, la proposta di Sgarbi potrebbe diventare realtà e l'invito di un sottosegretario alla cultura potrebbe convincere il creativo di arte urbana, tra i più noti e importanti del nostro tempo, a ideare qualcosa per la nostra città.