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Cultura e spettacolo

I progetti in un dibattito ospitato a Palazzo Tursi
1 minuto e 26 secondi di lettura
di Dario Vassallo
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Per 'Ecomuseo' si intende un'istituzione che si occupa di studiare, tutelare e far conoscere la memoria collettiva globale di una comunità delimitata geograficamente e il suo rapporto storico e attuale con le risorse ambientali del territorio. La rete degli Ecomusei di Genova e della Regione è stata al centro di un dibattito ospitato a Palazzo Tursi nell'ambito delle attività organizzate dal Club per l’Unesco del capoluogo ligure dove sono state approfondite le linee guida di lavoro impostate per questo settore.

“Una è certamente è la mappatura – afferma il presidente del Club Unesco Genova Massimo Ruggero -. Noi stiamo raccogliendo ormai da più di un anno e mezzo una serie di punti di interesse culturale che riteniamo essenziali per la valorizzazione del patrimonio. Gli ecomusei sono fondamentali nel momento in cui vengono declinati nella maniera corretta. Oggi siamo lontani dall'idea di una museologia un po stantia, quella che valorizza sempre gli oggetti, le raccolte all'interno di edifici con un curatore. Oggi la museologia dovrebbe andare in una misura ben maggiore verso la sostenibilità e quindi verso la valorizzazione dei territori e delle comunità. Così l'idea ecomuseale diventa nettamente più forte, più attrattiva e soprattutto anche di grande appeal per portare il turismo sui territori e i visitatori e i turisti sul territorio”.


E a proposito di turismo, gli fa eco il responsabile del settore del Club Unesco Genova Gavino Maresu, “gli ecomusei possono fare molto come fattore di attrattiva e di motivazione. Il turista si reca in una data località perché ha interessi da soddisfare. Quindi la loro funzione è quella di costituire un volano di attrazione costituito dal patrimonio culturale, materiale e immateriale naturale dei territori, patrimonio che deve essere conservato, valorizzato promosso e gestito dalla stessa comunità dei residenti”.