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Cultura e spettacolo

C'è un nuovo brano in città che ha Genova non solo come sfondo di un videoclip, ma come protagonista. Ecco la nuova creazione di Mannella, giovane studente di filosofia all'Università di Genova che chiede più live
1 minuto e 34 secondi di lettura
di Silvia Isola
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GENOVA - Per chi è di Genova o per chi sia mai stato a Genova con la propria dolce metà, sa che non c'è più bella dichiarazione di questa: "Sei bella come Genova al tramonto". A cantare questa frase, davanti ad un tramonto mozzafiato al Porto Antico con la Lanterna sullo sfondo, è Francesco Mannella nel brano appena uscito su Spotify e tutte le altre piattaforme di streaming musicale. La canzone si intitola "Gaia" e racconta di un amore di quelli che fa crescere, segnando il passaggio dall'adolescenza all'età della maturità, un amore profondo, romantico, sensibile, dolceamaro, travolgente. 

Francesco, studente di filosofia all'Università di Genova, è tornato a scrivere e pubblicare una canzone dopo quasi 5 anni, quando già giovanissimo aveva scritto e girato le riprese di "Caro nonno", un altro pezzo di grande sensibilità che su Youtube ha totalizzato più di 125 mila visualizzazioni. Poi si è preso del tempo per maturare, anche dal punto di vista musicale.

"La passione per la musica e la voglia di trasformarla in lavoro c'è sempre stata. Però sentivo anche la necessità, anche per sentirmi più a mio agio fra gli altri, di migliorare e di essere di essere all'altezza"

Da giovane prima che da artista, sogna una Genova ricca di fervore culturale e musicale: in parte, la città è tornata a sfornare talenti musicali, tra i suoi carruggi, il sale del mare e le strofe del rap tanto da creare una 'nuova scuola genovese'. Ma secondo Francesco Mannella servirebbe implementare gli eventi dal vivo.

"I live sono ciò che crea più gruppo sia per fare amicizie sia per creare anche collaborazioni. E anche suonare per strada permette di creare un primo contatto tra chi muove i passi in punta di piedi nel mondo della musica e il pubblico. Mi piacerebbe che si ricreasse un po' quell'atmosfera che negli anni dei grandi cantautori genovesi c'era e si respirava"