LA SPEZIA - Sarzana dedica una mostra a uno dei più grandi geni del XX secolo: ‘Pablo Picasso, le origini del mito’ apre l’8 aprile, per i cinquant’anni dalla morte del Maestro, e si unisce alle commemorazioni delle più importanti istituzioni e musei di Europa e degli Stati Uniti. Accanto al Comune di Sarzana l'organizzazione è di Paloma, un progetto di Comediarting, in collaborazione con il 'Museo Casa Natal Picasso de Málaga', il cui direttore José María Luna Aguilar sarà in città in occasione dell'apertura.
La mostra è un racconto completo del percorso artistico di Picasso. In esposizione, alla Fortezza Firmafede, 18 fotografie alcune realizzate da Juan Gyenes, provenienti dall’Archivio Gyenes e altre da Robert Capa oltre a litografie, acquetinte, acqueforti, puntesecche, ceramiche e il famoso dipinto Tête de femme. L’opera grafica ripercorre l’intero percorso artistico: dalle prime opere, realizzate a Parigi, intorno ai primi del Novecento, quando cercava di farsi strada come artista fino a quelle realizzate al termine della sua vita, quando si ritirò nella villa a La Californie in Costa Azzurra e ritrasse la giovane moglie Jacqueline Roque e al contempo indagò il tema della terra e del fuoco, creando alcuni bellissimi pezzi di ceramica, molti dei quali qui esposti.
“La famiglia di Picasso era ligure ed è quindi una mostra che acquista anche per questo un significato ancora più profondo, si tratta di un ritorno alle origini - spiega la curatrice della mostra Lola Durán Úcar - Se c'è qualcosa che possa arrivare a spiegare la complessa personalità di Picasso è la sua passione, la sua curiosità, il suo immenso affanno di conoscere e sperimentare. Picasso utilizza un marcato e inconfondibile linguaggio pittorico, pieno di genialità, che ha rivoluzionato il ventesimo secolo, e lo ha fatto diventare un mito”.
“Sarzana omaggia Picasso con una grande mostra che l'affianca alle grandi città e ai musei d’arte contemporanea più importanti al mondo -. Commenta il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli -. Questa proposta, che accoglierà opere e contributi da tutta Europa, è rivolta sia ai sarzanesi che ai turisti, sempre più presenti da ogni parte del mondo, che possano riconoscere Sarzana come una gemma sempre più preziosa. La cultura è sempre il miglior linguaggio per raccontare una Città e aprire la Fortezza Firmafede alla contemporaneità è la testimonianza più forte che Sarzana rilancia gli stimoli che l’arte è in grado di produrre”.