Vai all'articolo sul sito completo

Cultura e spettacolo

Due giorni di celebrazioni che si concluderanno con un concerto al Carlo Felice
1 minuto e 53 secondi di lettura
di d.vass

GENOVA - Fu tra il 1949 e il 1950 che Armando Corso, dirigente Italsider ma anche accademico impegnato nel mondo associativo e culturale, insieme ad altri studenti genovesi della Facoltà di Ingegneria appassionati di musica e di montagna fondò il coro Monte Cauriol prendendo come modello di riferimento il coro SAT di Trento, pioniere della coralità di tradizione popolare. Quella che per Genova è diventata un'istituzione - diretta adesso dal figlio di Corso, Massimo - festeggia i suoi 70 anni che la pandemia ha costretto a rimandare. Lo fa con due giorni di celebrazioni, ricordi e canti in un un percorso che si concluderà con una grande concerto al Teatro Carlo Felice, insieme al coro SAT.

"Genova è orgogliosa di rendere omaggio al Monte Cauriol, una vera e propria istituzione che da oltre 70 anni porta avanti le tradizioni popolari – ha affermato il sindaco Marco Bucci -. È sempre affascinante ascoltare i canti del nostro coro che ancora oggi dimostra uno spirito e una passione senza eguali. In tutti questi anni il Monte Cauriol ha prodotto oltre 240 canti eseguiti con uno stile e uno spirito inconfondibili. Invito tutti i genovesi a partecipare alle iniziative del 14 e il 15 aprile per scoprire e lasciarsi incantare da questa realtà, in attesa dell’imperdibile concerto al Carlo Felice che, sono certo, sarà un grandissimo successo".

Su questo importante compleanno è intervenuto anche l’assessore alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli: "In tutti questi anni il Coro è diventato un vero e proprio tutore di un patrimonio immenso di storia e tradizione locale, di cui andiamo orgogliosi e fieri. A tutto questo ha aggiunto una importantissima attività di ricerca e di riscoperta di brani inediti, a cui si unisce l’amore per il cantare assieme e per la montagna".  "In effetti la data giusta era il 2020 - le fa eco il presidente del Coro Giovanni Cassola - ma la pandemia ci ha obbligato a rimandare. Il nostro obiettivo principale è sempre quello di portare avanti e diffondere il canto di tradizione popolare, che purtroppo è poco conosciuto e trascurato"

I festeggiamenti si aprono con una due giorni a Palazzo Ducale, venerdì 14 e sabato 15 aprile, quando il Salone del Maggior Consiglio ospiterà due eventi che si articoleranno in interventi, proiezioni e foto, alternati a canti del coro.