SAVONA - Sarà un luogo di cultura e di intrattenimento, uno spazio per famiglie e adolescenti, un punto di riferimento per tutta la città, lì nella sua collocazione urbanistica, a fare da cerniera tra il porto e il centro storico. Palazzo della Rovere si rifà il look in vista del 2024, anno in cui Savona ha l'ambizioso progetto di candidarsi a Capitale italiana della Cultura.
Il progetto - del valore di 24 milioni e 300mila euro (13 milioni e 600mila euro dal PNRR; 4 milioni 970mila euro dal Ministero della Cultura, 2 milioni 360mila dal Fondo Strategico e il resto da risorse del Comune) - trasformerà il Palazzo in un polo culturale che ospiterà non solo una moderna biblioteca, ma anche una serie di altri spazi polifunzionali al servizio della città, da quelli per i bambini alle salette per gli adolescenti, dai luoghi di studio a quelli che ospiteranno laboratori, corsi e altre iniziative. Ad illustrare l'idea, approvata in giunta comunale, a Primocanale è l'assessore alla cultura Nicoletta Negro.
"Savona è una città che ha bisogno di scoprire la sua identità e per questo noi abbiamo avviato un percorso assieme a dei professionisti, un percorso partecipativo. Palazzo della Rovere è un esempio: al momento abbiamo coinvolto 400 cittadini che si sono spontaneamente candidati a partecipare attivamente alla progettazione di questo di questo luogo e a mettere in campo iniziative per i propri concittadini"
Questo è il modello che l'amministrazione vuole perseguire, coinvolgendo anche i ragazzi. "Per noi è questo il senso di candidare Savona come Capitale della Cultura: a noi interessa che la città cresca insieme a questo progetto".