Un grande romanzo risorgimentale portato in scena in maniera itinerante all'interno di una straordinaria cornice di ambienti sei/settecenteschi. Nell'attesa che venga presentato il programma della XXVI edizione del 'Festival in una notte d'estate' che si terrà in piazza San Matteo dal 13 luglio al 30 settembre, Lunaria Teatro che da sempre lo organizza sabato 17 giugno ne propone un'anteprima con 'Il Gattopardo' di Giuseppe Tomasi da Lampedusa per il quale si aprono le porte di Palazzo Spinola.
“L'idea – afferma la regista Daniela Ardini - è determinata dal fatto che noi frequentiamo abitualmente la letteratura siciliana e 'Il Gattopardo', volente o nolente, è in quest'ambito il maggior punto di riferimento, un'opera che ha influenzato anche molti autori successivi"
"Così abbiamo deciso di fare un percorso che corrispondesse un pò a quanto faceva Ronconi: varie stazioni che ne sottolineano i momenti più salienti. Tanti personaggi che lo popolano e un contenitore prestigioso di alta rappresentanza in grado di riverberare l'immaginario che dentro di noi ha creato non solo Tomasi da Lampedusa ma ovviamente anche quell'inevitabile punto di riferimento contemporaneo che è stato il film che ne ha tratto Luchino Visconti”.
'Il gattopardo', che racconta il periodo travagliato della Storia della nostra nazione dell’arrivo dei Garibaldini in Sicilia e le prime conseguenze dell’unificazione, rivivrà in un percorso che parte dall'atrio dove sarà Tancredi ad accogliere il pubblico guidandolo fino a raggiungere il Salone del piano nobile dove l’azione si concentrerà sugli eventi che portano al suo innamoramento per Angelica, alla conoscenza con don Calogero Sedara, sindaco di Donnafugata e padre della stessa Angelica con il racconto della salita di una nuova classe sociale affinché tutto si trasformi rimanendo uguale fino al gran ballo finale. Lo spettacolo verrà replicato tre volte, 16.30-17.30-21, e con il biglietto di ingresso si potrà anche visitare non solo il Museo di Palazzo Spinola ma il giorno successivo pure Palazzo Reale.