Riapre ufficialmente in tutto il suo splendore l'oratorio di Santa Chiara a Bogliasco: l'edificio più antico del paese del Golfo Paradiso che nel gennaio del 2016 dopo una violenta tromba d'aria e una tempesta che mise in ginocchio tutto il levante genovese, vide crollare parte del tetto, intonaci, e letteralmente sbriciolarsi importanti affreschi che da sempre avevano adornato la sua volta. Ed è proprio la volta dell'oratorio, incastonato tra la via Aurelia e il mare in una posizione davvero unica a pochi passi dal palazzo comunale, l'oggetto di una inaugurazione. L'oratorio in verità è sempre rimasto aperto negli anni, ma ora i lavori - sono passati sette anni - sono finalmente ultimati.
A suggellare il momento nella serata del 27 luglio è previsto l'arrivo delle istituzioni locali, regionali e religiose: il sindaco di Bogliasco Luca Pastorino, l'assessore regionale Simona Ferro, monsignor Silvio Grilli e il cardinale Angelo Bagnasco per la benedizione. Oltre naturalmente a chi ha lavorato in questi anni per far sì che questo restauro avvenisse nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile: "Riapre al pubblico la volta dell'oratorio interessata dai lavori di restauro, un lavoro estremamente complesso che ha interessato anche la struttura della copertura del tetto", spiega l'architetto Silvia Cevasco, progettista e direttore lavori. E 'un luogo preziosissimo per Bogliasco, è l'edificio più antico. I restauri hanno permesso di tornare a vedere parti di affresco nascoste nel tempo da ridipinture".
"Quell'11 gennaio del 2016 quando siamo entrati qui abbiamo visto uno spettacolo da lacrime agli occhi", racconta Pier Luigi Gardella, priore della Confraternita di Santa Chiara, nata già nel 1403: "Ci abbiamo creduto e in sette anni siamo arrivati alla fine. Gli affreschi sono di fine Ottocento, del 1883, di un pittore Oldoino Multedo che non era molto conosciuto ma andando a fare ricerche abbiamo scoperto tantissime sue opere in tutta la Riviera e nell'entroterra ligure".