E' morto nella giornata di sabato a 83 anni Sergio Staino, fumettista e vignettista, giornalista e regista. Una vita dietro al suo personaggio più amato - Bobo - fatta di analisi sotto forma di satira del nostro presente, dalla politica alla cronaca. Con la sua matita, è stato uno dei più grandi analisti della sinistra italiana. Ha lavorato per anni per l'Unità, che ha anche diretto, così come le sue vignette sono state le protagoniste su molti quotidiani nazionali. Ha condotto e pensato molti programmi televisivi di satira. Staino era da tempo malato, ormai quasi cieco per un problema alla retina che si portava dietro da quando era nemmeno quarantenne. Nato in provincia di Siena, si è spento a Firenze.
Ma è anche la Liguria a ricordarlo perché da molti anni era il presidente del Club Tenco. Che proprio ieri sera a Sanremo ha concluso la nuova edizione del suo premio e che lo ricorda sui social con una vignetta a lui dedicata (la foto di questo articolo) e con questo messaggio: "Arrivò al Tenco nell’81, accompagnato da Paolo Conte. E da allora ne divenne parte integrante fino a diventarne Presidente", ricorda il Club. Che racconta: "Appena eletto disse queste parole: «Credo che il Tenco mi abbia veramente dato molto e se la mia satira, e il mio lavoro in genere, ha una sua leggerezza e una sua levità creativa, lo devo tanto anche alle amicizie che mi sono fatto grazie al Tenco, quell'arte dell'incontro che ha fatto del Tenco una delle strutture più affascinanti dell'Italia culturale contemporanea». E con te Sergio, quell’incontro è stato proprio prezioso".
Bogliasco nel 2019 gli aveva insignito il "Premio Mugugno": era stato premiato nel paesino del levante a marzo di quell'anno dall'allora sindaco Gianluigi Brisca. Tra le motivazioni del premio, vi era quella di "aver reso un'arte il mugugno in politica". "Mugugnare è amare", aveva ribadito Staino nel corso della premiazione.