Cinque le proposte presentate dagli editori
genovesi per Genova capitale italiana del libro 2023 oggi a palazzo Ducale a Genova.
Le cinque proposte riguardano "la presenza degli editori
liguri con uno stand e con eventi collettivi" al prossimo salone del Libro di Torino, "la creazione di spazi dedicati agli editori
genovesi in librerie e biblioteche", "un'azione di conoscenza verso il mondo delle scuole e dell'università" e "una serie di incontri per riscoprire l'identità culturale di Genova ma soprattutto "Gli stati generali dell'editori
a genovese".
"L'editori
a ligure gode di buona salute - ha spiegato Stefano Termanini, uno dei due portavoce degli editori
con Marco Merli - soprattutto nella sua verticalità, cioè nella sua specialità: gli editori
genovesi non hanno certamente la dimensione di tanti editori
nazionali, ma hanno una grande specializzazione che hanno coltivato nel tempo. Abbiamo 5 proposte, ma mi soffermo in particolare sulle ultime due: il ciclo dedicato a temi che consideriamo strategici per la città e ciascuno editore porterà i propri libri e i propri autori e un momento in cui tutti gli editori
ragioneranno proprio sullo stato dell'editori
a genovese in relazione alla città e in relazione al pubblico per il presente e per il futuro".
A ospitare l'incontro non poteva che essere il cuore della cultura genovese, Palazzo Ducale. "Con Genova capitale del libro ancora per diversi mesi e tra l'altro con un programma che non si deve fermare -ha detto il presidente di Fondazione Ducale Beppe Costa -, ma dovrebbe proseguire anche a futuro. Vogliamo ospitare in questo Palazzo momenti in cui vengono divulgati i libri e in cui si sottolinei quanto sia importante l'editori
a genovese nel panorama italiano". Un'editori
a genovese in crescita come ha ammesso Fabrizia Calzia, Galata editore.
"L'editori
a genovese è destinata a stare meglio. Grazie anche a questa iniziativa promossa nell'ambito di Genova capitale del libro del 2023. Approderemo addirittura a Francoforte. Questo è l'augurio, ma è anche l'obiettivo: fiera internazionale del libro di Francoforte che avrà l'Italia paese ospite nel 2024".
"Regione Liguria sarà presente al prossimo Salone del Libro di Torino, l'evento più significativo dell'editoria italiana, e sarà la regione ospite. Una presenza voluta dal presidente di Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti. Una preziosa occasione per far conoscere il più possibile il nostro patrimonio librario e un'opportunità di promozione senza precedenti, che sarà messa a disposizione dei nostri editori". Lo ha annunciato questa mattina la coordinatrice delle politiche culturali in Regione Liguria, Jessica Nicolini, in occasione della presentazione degli Editori riuniti genovesi alla presenza del presidente di Palazzo Ducale Beppe Costa e dei rappresentanti degli editori Stefano Termanini e Marco Merli.
"In occasione della nomina di Genova capitale nazionale del libro - ha detto Nicolini - tante sono le iniziative che sono state organizzate dalle Istituzioni per promuovere i libri e la lettura. Volumi che diventano strumenti di identità e occasione di crescita per la nostra comunità. Per questo l'iniziativa di oggi da parte degli Editori Riuniti è molto importante, perché in grado di esaltare Genova e la Liguria dal punto di vista culturale, tenendo conto dell'ulteriore qualifica ricevuta dal centro per il libro e la lettura, quella di 'Città che Legge', anche per merito del sistema delle nostre biblioteche".
"A questo proposito - ha continuato Nicolini - come Regione stiamo lavorando, grazie al Pnrr, per rendere sempre più accessibile il nostro territorio anche dal punto di vista culturale. Abbiamo stanziato 1 milione di euro per digitalizzare il nostro patrimonio librario delle biblioteche e degli archivi, spazi fondamentali per la formazione permanente. Regione Liguria pertanto - ha concluso Nicolini - è pronta a farsi portavoce di tutti voi e in questo modo dell'importanza della lettura e continuerà a investire, sia per celebrare gli autori che hanno raccontato la nostra città e la nostra regione, sia per promuovere la rete degli editori locali, anche in virtù della varietà del nostro panorama editoriale, creando sempre più un coordinamento e mettendo a disposizione anche degli spazi di promozione".