GENOVA - Una partecipazione straordinaria nella due giorni di Palazzo Ducale che apre l'anno di Genova e il suo Medioevo. Sono state oltre 5mila le presenze alla due giorni di dibattiti e di lectio, dal titolo "L'impero di Genova", dedicata al glorioso passato di Genova, quando – fra XI e XV secolo – la città si muoveva nello scacchiere geopolitico come una vera e propria superpotenza, controllando – direttamente o indirettamente – vasti territori e allargando la sua influenza alle estreme periferie di quello che era, allora, il mondo conosciuto.
Illustri gli studiosi e gli storici che hanno offerto il proprio contributo – tra questi il popolare scrittore e professore Alessandro Barbero che ha concluso i lavori e che ha fatto registrare il tutto esaurito – per un convegno che ha segnato l’avvio del programma IANUA. Genova nel Medioevo, una serie di appuntamenti tematici che animeranno il calendario culturale del 2024.
Il convegno è stato inaugurato da un momento dedicato alle scuole nella mattina di venerdì ed è proseguito in diverse sessioni aventi come focus le diverse fasi dell’espansione “genovese” nel mondo allora conosciuto. Dalla prima crescita dell’influenza nel Tirreno alla presenza in Terrasanta e Medio Oriente, fino all’espansione nel Nord Europa, nelle Fiandre, e nella penisola iberica, Marocco. Sul lato opposto delle mappe, i mercanti genovesi si spingevano fino in Cina. Molti siti, a partire da quelli della Crimea, territorio oggi in guerra, appartengono a quello che si può definire – appunto – l’impero di Genova.
“Credo, sottolinea Marco Ansaldo - ideatore e curatore delle due giornate di studi -, che forse nemmeno oggi gli stessi genovesi, noi genovesi, noi liguri, riusciamo a renderci pienamente conto di quello che fu la nostra città tra l'XI e il XVI secolo, con un'influenza irradiata e profonda nel commercio, nella finanza, nella forza militare, nella lingua, negli usi e costumi, tuttora ben conosciuta e studiata all'estero, come gli esperti internazionali che sono qui testimoniano oggi. Ecco, ho voluto farli incontrare tutti in quella che è la loro capitale, Genova, la capitale di un Impero, per raccontarlo a noi. A lavori non ancora cominciati, sulla sola base del programma e degli ospiti, avevo già ricevuto due offerte: portare il convegno su L'Impero di Genova ad aprile all'istituto di Cultura di Istanbul, e a settembre a quello di Londra. Dopo il successo di questa due giorni, con Palazzo Ducale vedremo come sviluppare ulteriori iniziative”.
“Un grande successo di pubblico – ha detto il professor Antonio Musarra – curatore scientifico del progetto IANUA Genova nel Medioevo -, nonostante le relazioni fossero piuttosto tecniche. In fondo, si è trattato di un convegno di accademici, abituati a parlare tra loro. Eppure, ho visto persone che, ancora a tarda sera, stentavano ad alzarsi. Questo lascia ben sperare. Non si tratta di mero campanilismo. Né si può dire che la ragione sia unicamente la presenza di Alessandro Barbero, che voglio sinceramente ringraziare. Già dall’incontro con le scuole, venerdì mattina, ho avvertito un’atmosfera particolare. Rispetto: innanzitutto, per i relatori e il loro lavoro. Quindi, per quella che è una storia straordinaria. Tentativo di carpire più dati possibile, di comprendere più a fondo. Abbiamo dato avvio a qualcosa di speciale. L’augurio è che IANUA consenta a tutti, nessuno escluso, di riappropriarsi d’una vicenda che vediamo tutt’oggi inscritta nelle pietre della nostra città”
“È con grande soddisfazione che registriamo il grandissimo successo di pubblico per questo convegno di studi storici, anche se devo confessare di non esserne del tutto sorpreso – sottolinea il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Giuseppe Costa – La due giorni si inscrive infatti in una formula che è diventata ormai un segno distintivo dell’attività di Palazzo Ducale: occuparci di argomenti stimolanti e di grande interesse attraverso il contributo di studiosi di livello internazionale in grado di parlare a tutti e, nello stesso tempo, mantenere alta la qualità dell’offerta. È una formula di successo che si rinnova e che abbiamo ben sperimentato con La Storia in Piazza e con il Festival della rivista Limes. Ringrazio tutti i relatori e Marco Ansaldo che ha ideato e curato il convegno”.
Il grande successo de L’Impero di Genova - ha detto il professor Alessandro Barbero - sta, probabilmente, nella formula poiché si tratta di un convegno scientifico attento alla divulgazione di alta qualità fatta dagli specialisti stessi che si confrontano con il grande pubblico intercettando un profondo desiderio di approfondire questi temi”
L’Impero di Genova è stato ideato e curato da Marco Ansaldo, giornalista, analista geopolitico e consigliere scientifico della rivista Limes, che ha collaborato all’organizzazione del programma.