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Cultura e spettacolo

Lo spettacolo, in scena fino all'11 febbraio, andrà anche in carceri, rsa e ospedali grazie alle immagini di Primocanale Production
4 minuti e 14 secondi di lettura
di Silvia Isola

GENOVA - Tutto esaurito alla Corte per la prima dello spettacolo "Fantozzi. Una tragedia", che apre un 2024 importante per il Teatro Nazionale di Genova. 

Red carpet e una platea da tutto esaurito, con tante personalità cittadine presenti, incuriosite da uno spettacolo che rende omaggio ad una delle "maschere" della comicità italiana più conosciute, il ragionier Ugo Fantozzi, e al genio che l'ha inventata, il grande genovese Paolo Villaggio. Le aspettative nel foyer erano già altissime e ad accogliere il pubblico ci ha pensato la Bianchina, la celebre automobile e compagna di (dis)avventure del protagonista. A interpretare un ruolo difficile, in quanto Villaggio se lo cucì addosso nei suoi film, l'erede naturale e investito dallo stesso Villaggio, Gianni Fantoni. Un'interpretazione rispettosa che ha saputo rievocare sulla scena le gag più amate dal grande pubblico, tra risate a crepapelle e momenti di riflessione, proprio come sono i libri e i film di Fantozzi. 

La regia di Davide Livermore ha confezionato uno spettacolo teatrale che ha permesso all'universo fantozziano di rivivere sul palcoscenico, con espedienti teatrali capaci di enfatizzare la tipica comicità che contraddistingue ognuno dei personaggi. Come Arlecchino e Colombina, la signora Pina, la figlia Mariangela, il collega Filini, la signorina Silvani, la Contessa Serbelloni-Mazzanti-Viendalmare, il direttore Diego Castellani si stagliano nei 'quadri' colorati. E gli stessi attori ricreano, senza bisogno di troppi arredi di scena, gli oggetti, i contesti, gli echi che popolano le continue disgrazie che attanagliano il povero ragioniere. Come nel caso del biliardo, dove i personaggi si tramutano nelle palline, rendendo la scena quasi epica, in un Fantozzi che si prende un'amara rivincita. E poi il pechinese cucinato al ristorante giapponese, l'alano, il Capodanno, il film a luci rosse... 

Brillante Simonetta Guarino, che tra i molteplici ruoli, è piaciuta nei panni delle note a pié pagina. Ad arricchire la narrazione tutti i momenti metateatrali, capaci di coinvolgere il pubblico in prima persona, di divertire e ironizzare su alcuni aspetti dell'impiegato tipo degli anni Settanta, politicamente scorretto, volgare e destinato ad un'infinita serie di sfighe, un destino ineluttabile che lo accomuna ai grandi protagonisti della tragedia classica. L'accostamento, non sempre scorrevole e che rallenta il ritmo sagace delle battute, appare più che mai lampante nel finale in cui la prospettiva si rovescia: Fantozzi per i suoi tempi era l'iperbole dell'italiano medio stereotipato, costretto ad una miserabile infelicità perché pioverà ad ogni sua vacanza, ci sarà la nebbia ad ogni sua partita di tennis, prenderà una portiera in faccia a ogni passeggiata con la signorina Silvani e si spaventerà ogni mattina vedendo moglie e figlia, prima di affrontare il traffico e arrivare al lavoro in ritardo, chiuso nel suo sgabuzzino. Oggi forse sono altre le angosce che popolano l'italiano medio e che vede nella società di Fantozzi comunque il benessere dell'Italia nel pieno della sua grande trasformazione, una società popolata sì da ricchi annoiati, dipendenti servili, nuovi hobbies e cibi costosissimi, ma anche una società che garantiva a Fantozzi un certo tenore di vita. Una vita comunque destinata alla mediocrità

E lo spettacolo, proprio come era già accaduto per "A Midsummer Night's Dream" del Teatro Carlo Felice, grazie alle immagini di Primocanale Production questa volta andrà in oltre cinquanta strutture sociosanitarie, assistenziali e carcerarie in tutta la Liguria per ospiti, detenuti e personale, nell'ottica di portate a tutti la cultura e renderla accessibile. 

La Liguria porta lo spettacolo su Fantozzi in 50 strutture tra ospedali, rsa e carceri - LEGGI QUI

Alla serata hanno partecipato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti, accompagnato dalla moglie Siria Magri, e la coordinatrice delle Politiche Culturali della Regione Jessica Nicolini. Presente anche il sindaco Marco Bucci. Ma tantissime le personalità cittadine presenti, dal mondo dello spettacolo come Enzo Paci, Pippo Lamberti, Alice Arcuri ed Elisabetta Pozzi, a quello della cultura con Beppe Costa, Giuseppe Acquaviva, Anna Orlando fino a quello dello sport con Marco Lanna. 

"Una serata straordinaria - afferma il presidente Toti - vedere tutto esaurito questo Teatro è un segnale importante che testimonia la grande partecipazione dei genovesi alla vita culturale della città. Credo che portare in scena la comicità e la satira sociale di Fantozzi sia non solo un omaggio a Paolo Villaggio ma anche un acuto e complesso approfondimento di un personaggio, quello di Fantozzi, che ha saputo raccontare con ironia e cinismo vizi e virtù degli italiani di quegli anni, rimanendo impresso nella memoria di ciascuno di noi. Il fatto poi che questo spettacolo sia coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova con Enfi Teatro, Nuovo Teatro Parioli e Geco Animation testimonia ancora una volta la capacità il valore di questo Teatro e il grande lavoro per attivare sempre di più collaborazioni anche fuori regione".

"Abbiamo voluto sostenere al massimo questa serata - conclude Toti - anche per ribadire l’attenzione che Regione Liguria ha sempre avuto e continuerà ad avere verso la cultura, nella sua declinazione più ampia. Voglio anche ringraziare il Direttore Davide Livermore, insieme a tutti gli attori e al personale di questo grande Teatro, per il suo straordinario lavoro".

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