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Cultura e spettacolo

L'opera mozartiana non è mai stata rappresentata nel capoluogo ligure nei suoi 243 anni di vita
1 minuto e 42 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Per Genova è la prima volta in assoluto. Venerdì 16 il sipario del Carlo Felice si apre per 'Idomeneo' che nei suoi 243 anni di vita, la prima ebbe luogo a Monaco di Baviera nel gennaio 1781, mai era stato rappresentato nel capoluogo ligure. Un'opera che segnò nell’attività creativa mozartiana un passaggio decisivo in vista della piena maturità drammaturgica, in qualche modo la consacrazione del genio di Salisburgo, allora venticinquenne, nell'ambito dell'opera seria. L'allestimento è quello realizzato alla Scala nel 2019 con la regia di Matthias Hartmann, la direzione musicale di Riccardo Minasi e una scenografia dove emergono gli elementi soprannaturali e divini propri dell’intreccio narrativo.

“Questo appuntamento – sottolinea il Sovrintendente Claudio Orazi – segue l'enorme successo conseguito da 'Madama Butterfly' con 12.000 spettatori nell'arco di sei rappresentazioni. Ci sono le migliori condizioni per realizzare un altro spettacolo d'arte con una espressività visiva che richiede grandi capacità da parte degli interpreti, non solo sul piano vocale ma anche su quello attoriale”

“Idomeneo – spiega il Direttore Riccardo Minasi - esce dai normali canoni cui siamo abituati con Mozart, ovvero la trilogia Da Ponte, 'Le nozze di Figaro' 'Don Giovanni' e 'Così fan tutte', perché sono generi completamente diversi, difficilmente sovrapponibili. Questa è la quintessenza dell'opera seria mentre quelli di Da Ponte sono solo drammi giocosi, anche opere buffe. Fanno parte della piena maturità mozartiana mentre 'Idomeneo' è ancora in una fase in cui Mozart cerca di concentrare tutte le esperienze precedenti e renderle proprie per trovare una propria unitarietà”.

Il libretto, affidato all'abate Gianbattista Varesco, racconta la storia di Idomeneo, re di Creta di ritorno in patria dopo la caduta di Troia e del figlio Idamante. Nell'opera si affrontano le tematiche più profondamente radicate nella letteratura e nella mitologia greca: il legame padre-figlio (che secondo alcuni adombra quello di Mozart con il suo stesso genitore), gli amori contrastati dalle esigenze politiche e il rapporto tra uomini e dei. Un'opera che nonostante la notevole fortuna che ebbe a cavallo tra '700 e '800 usci poi dal repertorio fino al pieno riconoscimento della critica solo dopo il secondo dopoguerra. Adesso arriva finalmente moza Genova.