Sul palco il percorso di una delle più controverse figure femminili del cinema americano attraverso la storia della sua tentata emancipazione come donna indipendente, da attrice ad emarginata, fino alla consacrazione come icona pop del fumetto. Una persona colta e coraggiosa che tuttavia è stata schiacciata da pregiudizi, stereotipi e dal suo stesso voler essere libera e ribelle. Sabato 9 al 'Sipario strappato' di Arenzano Anna Giarrocco e Andrea Benfante portano in scena 'Louise Brooks e il vaso di Pandora'.
“Facciamo rivivere questa grande attrice del muto – racconta Benfante - immortalata poi negli anni '60 da Guido Crepax con il personaggio di Valentina che creò a sua immagine e somiglianza. Abbiamo voluto unire due delle nostre grandi passioni che sono appunto il fumetto e il cinema vintage ma soprattutto raccontare la storia di una donna libera che nell'epoca in cui viveva è stata costretta a pagare la propria libertà. Chi ci viene a vedere si troverà di fronte uno spettacolo onirico dove verranno sviscerati momenti di Louise anche controversi come la sua nudità, prima grande attrice del cinema a mostrarsi senza veli di fronte a un fotografo, Conma anche il rapporto che la legò al regista tedesco Georg Wilhelm Pabst che la diresse proprio ne 'Il vaso di Pandora' da cui abbiamo preso ispirazione per il titolo”.
Lo spettacolo è costruito come un sogno dove Louise ripercorre in un libero flusso di coscienza i suoi tormenti e mette a nudo il suo animo tra i ricordi del successo e della caduta, interloquendo con gli uomini, da lei rievocati, che l'hanno prima innalzata e poi sfruttata mostrandoci il volto oscuro della scintillante Hollywood.