A Genova, ma non solo a Genova, a meno di non essere una vera e propria istituzione, andare avanti per più di un secolo è impossibile. E invece la Baistrocchi – la compagnia teatrale più antica d'Italia - festeggia felicemente e in gran forma i suoi centoundici anni di vita. Non solo il gruppo più scatenato e simpaticamente scalcagnato che sia possibile vedere sul palcoscenico ma un vero e proprio simbolo del capoluogo ligure come la farinata, il pesto o addirittura la stessa Lanterna. Forse addirittura qualcosa di più, l’elemento esteriore che incarna l’anima più simpaticamente trasgressiva e dunque meno appariscente di una città che è considerata, per il resto, very british, sempre molto controllata e attenta alle emozioni, ricreando invece ogni volta quel singolare mélange di satira e goliardia, parodia e travestitismo che vanno ben al di là di una semplice contingenza spettacolare per trasformarsi in patrimonio culturale di un’intera città.
Un numero importante, 111. Un palindromo che la Compagnia ha deciso di festeggiare a bordo di una nave da crociera con il suo ultimo spettacolo, “Di poppa… o di prua”, in scena al Teatro Sociale di Camogli sabato 16 alle 21 e domenica 17 alle 16. Scritto da Edoardo Quistelli e diretto da Luigi Traverso che torna in sella alla 'Bai' dopo alcuni anni di 'congedo', come sempre non sarà una commedia musicale né un musical vero e proprio quanto piuttosto un divertente cabotaggio intorno al mondo del varietà, della rivista e soprattutto dell’avanspettacolo, incarnandone l’anima più genuina e dilettantistica e ripetendo un copione pressoché immutabile, un’idea di base e su di essa un canovaccio intorno al quale ruota una sarabanda di battute, scenette e siparietti musicali dove a farla da padrone è la trascinante comunicativa.
Troveremo le acerrime nemiche Giorgia Meloni ed Elly Schlein con Andrea Giambruno a fare da terzo incomodo, e chissà che coccolati dalle onde, in un’atmosfera da Titanic, non possa scoppiare un nuovo amore. Non mancherà ovviamente Raffaella Carrà, cavallo di battaglia di Osvaldo Olivari, mentre a comandare la nave ci sarà una capitana davvero speciale interpretata dal giornalista Paolo Colombo. Sarà anche l’occasione per rivedere in scena la vecchia guardia della Bai come Matteo Delfino, Andrea Cuccurinia, Corrado Caputo, Fabrizio Falzoi e Ubaldo Borchi e conoscere meglio i giovani talenti come Carlo Froi, Davide Casalino e Nicolò Benincà. Agli sketch si alterneranno i balletti curati da Alessandra Zaniratti, tra moderno al classico, con il corpo di ballo più improbabile del mondo impegnato alla fine come sempre nello scatenato can-can finale.