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Cultura e spettacolo

La manifestazione florovivaistica si terrà dal 24 aprile al 4 maggio del prossimo anno tra piazzale Kennedy e il padiglione Jean Nouvel
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di Dario Vassallo

 Una superficie complessiva pari a quasi 14 campi di calcio che parte dal nuovo parco urbano di trentamila metri quadrati che sta sorgendo in Piazzale Kennedy per entrare nell’arena del nuovo Palasport e quindi proseguire approdando su un percorso galleggiante realizzato su 51 pontili delle darsene e terminare infine nel grande padiglione Jean Nouvel: è lo spettacolare biglietto da visita di 'Euroflora 2025' che a quasi sessant'anni dalla prima edizione torna – dal 24 aprile al 4 maggio del prossimo anno – laddove tutto era iniziato, in riva al mare.

Era infatti il 1966 quando si inaugurò la prima edizione nata da un’idea del senatore Carlo Pastorino, all’epoca presidente della Fiera, su imitazione di una kermesse omologa ospitata a Gand, in Belgio. Fu un successo enorme, già al debutto 263 espositori provenienti da 19 paesi e 250mila visitatori tra cui Grace Kelly e il principe Ranieri di Monaco, che portò di diritto il capoluogo ligure nell'Olimpo della grande tradizione florovivaistica internazionale attestandosi fin da subito allo stesso livello di città con grandi tradizioni come Nantes e Budapest che nel corso del tempo ha superato per fama e importanza, in un tripudio di colori e profumi.

Dopo la parentesi dei Parchi di Nervi (2018 e 2022) la tredicesima edizione - organizzata da Porto Antico Spa con la collaborazione di Comune, Regione e Camera di Commercio – torna dunque nell'ex-quartiere fieristico oggi oggetto di un grande progetto di riqualificazione urbana firmato da Renzo Piano che vedrà entro la fine dell'anno l'inaugurazione del parco urbano della Foce cui si aggiungeranno 300 parcheggi pubblici e – nel tempo - 5.000 alberi in un percorso che partendo da forte Stella arriverà a punta Vagno:

“Euroflora – afferma Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico - rinasce ogni volta contemporanea, capace di interpretare i bisogni del comparto e di promuovere, attraverso realizzazioni spettacolari e soluzioni innovative uno stile di vita e di consumo di piante e fiori più sano e consapevole anche in contesti difficili e non convenzionali per riportare il contatto con la natura al centro della vita quotidiana”.

Il Waterfront di Levante offrirà ad Euroflora la possibilità di svilupparsi su una molteplicità di spazi e contesti fronte mare in grado di ospitare ogni tipologia di produzione: dalle piante da vivaio a quelle fiorite, dai fiori recisi alle composizioni floreali, dalle collezioni di bonsai alle realizzazioni originali di molteplici progettisti, avanguardie dei giardini di domani:

“Siamo pronti a incantare nuovamente i genovesi e i turisti - sottolinea il Sindaco Marco Bucci -. La kermesse che ospiteremo fra un anno trasformerà Genova nella capitale internazionale del florovivaismo, un’eccellenza del nostro territorio conosciuta in tutto il mondo e un'occasione unica di promozione”.

“Perché non c'è dubbio – gli fa eco il governatore Giovanni Toti - che sia una delle manifestazioni simbolo per il capoluogo e la Liguria intera, un rituale collettivo di grande fascino e attrattiva capace di riunire aspetti culturali, economici e turistici e mettere in mostra la bellezza di elementi che per noi sono particolarmente importanti".

"Un evento come Euroflora non solo celebra tutto questo, ma rappresenta un volano per la crescita del settore e un punto di incontro per gli operatori”.

Il progetto architettonico della manifestazione firmato dall’architetto Matteo Fraschini è qualcosa di assolutamente inedito nelle linee e nei contenuti. Il percorso narrativo si dipanerà attraverso un dialogo con l’arte e il coinvolgimento di tutti i sensi attraverso la scelta di alcuni elementi fortemente simbolici sulla falsariga del Cretto che Burri ha realizzato a Gibellina o della tecnica del dripping di Pollock e degli artisti dell'action painting che oltre a strutturare l’articolazione spaziale dell’allestimento richiamano l’attenzione sulle problematiche del nostro tempo: scarsità d’acqua, contaminazione tra paesaggi naturali e antropizzati, necessità di una nuova leggerezza e naturalità. Perché lo scopo primario di 'Euroflora 2025' è regalare uno spettacolo da ricordare lasciando un segno nella storia di questa manifestazione.