Musicista, pianista, direttore d’orchestra e compositore, Ezio Bosso ha attraversato la sua vita affrontando sfide sempre più importanti senza mai arrendersi, dalla malattia neurodegenerativa che lo aveva colpito senza peraltro impedirgli di continuare a suonare fino al male incurabile che se lo è portato via a soli 48 anni. A questo straordinario personaggio e alle suggestioni contenute nel suo album 'The 12th room' la 'Quinta praticabile' dedica uno spettacolo, 'Bosso, il destino di un pettirosso' scritto da Modestina Caputo con il coordinamento artistico di Christian Zecca, in scena sabato e domenica prossimi nel Palazzo della Meridiana.
Si tratta di un percorso che attraversa dodici stanze, quelle nelle quali si svolge la vita di ogni individuo secondo un'antica teoria tibetana: un viaggio di conoscenza non solo dell'autore, ma anche personale. Così si parte dalla stanza della Madre, della vita non cosciente dove si rivive l'ambiente in cui Bosso nacque con l'accoglienza della famiglia e l'inizio della sua passione per la musica, per passare poi ad altre fasi, da quella dove il talento musicale raggiunse vette sempre più alte portandolo verso il successo al momento della malattia ripercorrendo anche i grandi concerti, i successi, le collaborazioni con artisti di fama e le altre sfide personali.
Così, in questo viaggio scopriamo non solo l'incredibile talento musicale ma anche la profondità della sua umanità e la sua capacità di ispirare e illuminare il cammino di chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo. Uno spettacolo che testimonia come il suo lascito musicale e spirituale continuerà a vivere nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e amato. Sabato lo spettacolo verrà replicato alle
17.00/17.40/18.20/19.30/20.10/20.50, domenica alle 15.30/16.10/16.50/17.40/18.20/19.00.