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Cultura e spettacolo

2 minuti e 38 secondi di lettura
di Silvia Isola

SESTRI LEVANTE - Oltre 9 mila presenze, 230 ospiti, 64 proiezioni, 16 paesi rappresentati, 3 premi Oscar in giuria: difficile realizzare un Riviera International Film Festival più internazionale di così. Ormai giunto all'ottava edizione, l'evento ha confermato i numeri record dell'anno scorso con quasi tutti gli eventi "sold out", rendendo necessaria così una riflessione in vista del prossimo anno, ovvero che servono più spazi nella splendida Sestri Levante che lo ospita dal 2017. "Un cinema all'aperto, magari in spiaggia, per aumentare il pubblico alle proiezioni che questa settimana ha visto una grandissima partecipazione già dalle 9 del mattino al Cinema Ariston", spiega a Primocanale il direttore artistico del Riff Vito D'Onghia. E gli fa eco l'ideatore di questa bellissima iniziativa, Stefano Gallini Durante, dicendo che "sempre più ospiti vorrebbero tornare a trovarci, perché si sono innamorati di Sestri Levante e della nostra accoglienza. Per farlo abbiamo però bisogno di far crescere gli spazi a disposizione per i nostri eventi e i budget da investire sul territorio, che poi ne ha un grande ritorno". 

Intanto però l'edizione 2024 si è chiusa all'ex convento dell'Annunziata con la cerimonia di premiazione trasmessa da Primocanale. A vincere è stato lo spagnolo "The Quiet Maid" di Miguel Faus: la storia di una cameriera colombiana, interpretata da Paula Grimaldo, e del suo lavoro instancabile in una lussuosa villa sulla Costa Brava dove una ricca famiglia di mercanti d’arte trascorre le vacanze, che vede la protagonista sforzarsi di rimanere obbediente e discreta confidando nelle false promesse di condizioni di lavoro più dignitose.

La giuria ha inoltre premiato la norvegese Thea Hvistendal come miglior regista per l’horror Handling the Undead e l’italiano Io e il secco, di Gianluca Santoni, per la sceneggiatura. Allo stesso film va anche il premio del pubblico, mentre i migliori attori sono la ceca Eliška Křenková del thriller We have never been normal, cui va anche il premio speciale assegnato per la prima volta quest’anno da The Hollywood Reporter, e l’inglese Jamie Flatters di "Black Dog" che, a sua volta, si aggiudica il Baia del Silenzio Award. Ad aggiudicarsi il concorso documentari è l’australiano "The Giants" di Rachel Antony e Laurence Billiet, un viaggio alla scoperta del ciclo di vita degli alberi giganti del paese di Down Under attraverso una cinematografia immersiva e incredibili paesaggi naturali. Allo statunitense "Grasshopper Republic", di Daniel McCabe, va invece lo Sky Documentary Award. Novità di questa ottava edizione del Riff era poi il contest dedicato ai cortometraggi, che viene vinto da "The Fuse" di Kevin Haefelin, la vicenda di un netturbino logoro in lotta per guadagnarsi da vivere nell’arena di cemento del Bronx.

Infine, i premi speciali attribuiti ad alcuni dei principali protagonisti di questa edizione: l’Icon Award non poteva che andare a Susan Sarandon, il Planet Star Award va al segretario generale della One Ocean Foundation Jan Pachner ed il Vision Award, infine, è attribuito a Andrew Dominik ed Eva Orner presidenti, rispettivamente, della giuria film e di quella documentari.

Standing ovation per Susan Sarandon sul palco della premiazione del Riff che ha ringraziato gli organizzatori per le belle giornate trascorse in Liguria.