GENOVA - Il Teatro della Tosse si è rifatto il look in una stagione ricchissima di appuntamenti prima dei festeggiamenti per i 50 anni di attività, che partiranno nel 2025. "Nell'ottobre del 1975 Tonino Conte e Emanuele Luzzati hanno messo in scena 'Ubu Roi' che è diventato la bandiera del nostro teatro", commenta il direttore artistico Amedeo Romeo.
"La stagione è veramente molto ricca e molto varia, è una stagione transdisciplinare per cui ci saranno sia la danza che la prosa che la musica. Nel 2025 quindi festeggeremo i 50 anni con tantissimi spettacoli ma intanto questa parte di stagione ci avvicina, ci avvicina con portando ancora avanti il nostro modo di fare teatro, immersivo, di prossimità, in cui è fortissima la relazione tra il pubblico"
Senza dimenticare la presenza di ospiti internazionali, in una programmazione che si divide tra i Teatri di S.Agostino, con le varie sale della Tosse e della Claque, e il Teatro del Ponente, a Voltri. E poi ci sono gli spettacoli dedicati al Teatro Ragazzi, per scuole e famiglie. "Fino ad aprile abbiamo 32 titoli: l'anno scorso abbiamo avuto oltre 21 mila spettatori che è una cifra veramente ragguardevole e la Sala Trionfo è sempre gremita anzi spesso dobbiamo fare la doppia replica perché il pubblico ci ama molto".
I PROSSIMI SPETTACOLI IN CARTELLONE
Due le nuove produzioni in prima nazionale: DEATH CAFÉ (A)Live di e con Marina Minetti, regia di Emanuele Contee e Luigi Ferrando, un lavoro che unisce teatro e stand-up comedy e che, con autenticità ed umorismo, vuole ri-consegnare al pubblico un rapporto più sano con la morte, restituendole un suo vocabolario e recuperando il rapporto positivo che le civiltà classiche avevano con essa; a dicembre in scena MATHILDE, regia di Alessio Aronne, su un testo di Veronique Olmi, una delle autrici teatrali più apprezzate in Francia, per una messa a nudo dello schema di ogni relazione, sentimentale o meno, una riflessione profonda all’insegna della più crudele sincerità, senza sconti, senza risposte preordinate.
Diversi i nuovi progetti di coproduzione tra cui segnaliamo CUORE PURO, Favola nera per camorra e pallone, di Roberto Saviano, scritto e diretto da Mario Gelardi, produzione Sardegna Teatro in coproduzione con Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e Teatro Sannazzaro, una storia di adolescenza divisa tra passioni e soldi facili della delinquenza che attraversa il rapporto tra il talento e il contesto sociale in cui si vive e l’arrivo a Genova, subito dopo il debutto milanese, di LA SIGNORA DELLE CAMELIE, nuovo lavoro di Giovanni Ortolani con cui prosegue la collaborazione, una coproduzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, Elsinor-Centro di Produzione Teatrale, TPE-Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale; da uno dei più grandi classici della letteratura ottocentesca, una versione del giovane regista di un testo senza tempo, drammaticamente attuale, che ci racconta la brutalità di una società classista, il suo voyeurismo e perversioni sfogati sul corpo della donna.