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Cultura e spettacolo

L'orchestra del Teatro Carlo Felice e il violino di Giuseppe Gibboni incantano i newyorkesi
4 minuti e 3 secondi di lettura
di Silvia Isola

NEW YORK - Iniziano le celebrazioni per il Columbus Day. Primocanale a New York farà vivere tutto quanto verrà organizzato nella Grande Mela per celebrare il cittadino genovese più illustre. 34 anni fa apriva Terrazza Colombo, un tempo Terrazza Martini che fu ribattezzata e prende il nome proprio da Cristoforo Colombo. In quell'ormai lontano 1992, la nostra emittente fu infatti la televisione ufficiale delle celebrazioni colombiane per il cinquecentenario della scoperta dell'America. Fu un evento che avrebbero cambiato il volto e il ruolo della città. Vista la presenza di tante iniziative oltreoceano della città di Genova, Primocanale seguirà gli eventi principali per raccontare un legame che si rinsalda nuovamente attraverso la musica e la cultura. 

Nel corso del 12 ottobre, per tutto il giorno Primocanale alternerà la cronaca degli eventi di giornata alla riproposizione di materiali storici, con la parola ai protagonisti dell'epoca, nel segno di quella Terrazza Colombo divenuta il simbolo di Primocanale e quindi uno dei punti di interesse della Genova che guarda al futuro.

Standing ovation e tre bis per l'orchestra del Teatro Carlo Felice e il Premio Paganini Giuseppe Gibboni alla Old Saint Patrick Cathedral di New York. Si è svolta la prima delle due serate in programma nella Grande Mela per il progetto ideato dal sovrintendente Claudio Orazi, "A Bridge of Music". Si tratta di un progetto culturale internazionale nato nel 2016 con lo scopo di valorizzare la musica quale volano della diplomazia culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti. "Questa è una iniziativa a cui sono particolarmente legato", spiega Claudio Orazi ai microfoni di Primocanale. 

"La musica è un vero e proprio ponte capace di unire ancor di più l'America al nostro paese, culla dell'opera lirica, tanto amata e apprezzata all'estero. Sono felice che il Comune di Genova e Regione Liguria abbiano sposato il progetto, che rientra tra le iniziative di internazionalizzazione del teatro"

Dopo New York, infatti, l'orchestra è attesa a Muscat nella primavera del 2025. C'è poi una coproduzione internazionale che lega il teatro alla Scala e all'Opera di Parigi con 'Il nome della rosa'. "E proprio nei giorni scorsi abbiamo discusso con Muscat, l'Opera di Pechino e di San Pietroburgo una nuova coproduzione internazionale". 

Dopo un'esperienza che portò nel 2019 l'Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari a ricreare l'Oratorio, diventato poi un documentario patrocinato da Martin Scorsese, questa volta è l'orchestra del Carlo Felice a creare questo ponte di musica. Nel 2025 ricorrerà il bicentenario dell’esecuzione della prima opera lirica italiana negli Stati Uniti e, in vista delle celebrazioni, l’Opera Carlo Felice ha proposto questa iniziativa, in programma martedì 8 e mercoledì 9 ottobre. 

A dirigere l'orchestra il maestro Donato Renzetti, in un programma pensato per celebrare Lorenzo Da Ponte e il genovese Niccolò Paganini. "Tornare a New York è sempre incantevole, è bello vedere la risposta del pubblico nell'ascoltare alcune delle pagine più belle della musica". 

Il sogno è di poter portare nel 2025 un'opera, proprio "Il Barbiere di Siviglia" che è stata la prima opera lirica rappresentata oltre oceano nel novembre 1825, molto prima che inaugurasse il Metropolitan. Il merito va proprio al grande Lorenzo Da Ponte: "i funerali di questo grande poeta e librettista italiano si tennero proprio nella cattedrale di San Patrick il 17 agosto 1838, dopo che fu molto attivo negli Stati Uniti tra il 1805 e il 1838. Il Carlo Felice vuole essere testimone di questo genio italico in vista delle celebrazioni per i 200 anni dell'opera italiana in America".

Intanto Genova sarà protagonista oltreoceano, anche grazie ai giovani del liceo musicale Pertini e al viaggio istituzionale del vicesindaco Pietro Piciocchi. 

"Faremo un gemellaggio con il Museo dell'immigrazione di Ellis Island e il nostro Museo dell'emigrazione italiana: colui che ha collegato questi due mondi per primo è stato Cristoforo Colombo che ha aperto alla storia di migrazioni e di flussi"

L'ultima cosa che salutavano gli emigranti italiani con i loro fazzoletti bianchi era proprio il porto di Genova e la prima che intravedevano in lontananza era la Statua della Libertà. Un legame indissolubile lega dunque le due città e i due musei che conservano le lettere, le valige, le storie dei tanti italiani partiti in cerca di fortuna alla volta del "sogno americano".

Nel frattempo, grazie al sostegno del Comune di Genova, Regione Liguria e Città Metropolitana, i giovani del Pertini saranno protagonisti di alcuni eventi, dedicati alla comunità italiana e ligure all’estero, che coinvolgeranno scuole, teatri e istituzioni diplomatiche tra cui Consolato d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e il Museo Italo Americano di San Francisco e l’Istituto Italiano di Cultura di New York. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Liguri nel Mondo. Un momento particolarmente significativo sarà l’esibizione dell’Ensemble Vocale nella cattedrale di St. Patrick il 14 ottobre in occasione della Messa insieme al Coro della Cattedrale prima di partecipare alla tradizionale parata del Columbus Day, sfilando lungo la celebre 5th Avenue a Manhattan grazie alla collaborazione con la Columbus Foundation.