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Cultura e spettacolo

Lo spettacolo del campione partenopeo di pugilato in scena martedì 12 novembre al Teatro della Gioventù
2 minuti e 8 secondi di lettura
di a.p.

GENOVA - Lo spettacolo del campione partenopeo di pugilato in scena martedì 12 novembre al Teatro della Gioventù. Al termine dell’esibizione il dibattito sui valori educativi dello sport. Il progetto è realizzato dall’Associazione Culturale Arteteca con il contributo del Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per lo Sport, con il patrocinio dell’Unione Stampa Sportiva Italiana e con il sostegno di Union Gas e Luce.

Lo sport come motore dei valori da trasmettere ai giovani. Lo spettacolo di Patrizio Oliva, diventato una tournee per le scuole, partito dalla Campania, dopo la Puglia arriva in Liguria, a Genova, dove sarà rappresentato al Teatro della Gioventù martedì 12 novembre.
Il programma vedrà l’esibizione del campione olimpico di pugilato a cui farà seguito un dibattito che coinvolgerà, insieme a lui, la giornalista Raffaella Palumbo, l’organizzatore della tournee, Maurizio Marino, e Rossella Pugliese, l’attrice che interpreta il ruolo della mamma di Oliva nello spettacolo. Nel pubblico saranno presenti gli alunni provenienti da alcuni istituti scolastici del capoluogo ligure.

“L’obiettivo di questi incontri-spettacolo e del conseguente dibattito è il contrasto dei comportamenti di violenza verbale, fisica e psicologica, il cosiddetto bullismo giovanile – spiega l’organizzatore Maurizio Marino -, con la sensibilizzazione, l'educazione e la promozione di un ambiente scolastico sicuro e accogliente, attraverso il racconto dello Sport e di un modello sportivo esemplare quale Patrizio Oliva, campione olimpico e mondiale di pugilato”.

“È uno spettacolo che nasce rivolto ai giovani – aggiunge Patrizio Oliva -. Permette di far capire che si possono coronare i propri sogni e avere risultati anche se si proviene da contesti difficili come il mio. Molti ragazzi oggi si sentono avviliti perché non vedono possibilità, ma con la mia storia dimostro che, pur venendo dalle macerie della vita, si possono conquistare risultati, rifiutando anche il richiamo della malavita. All’epoca non avevo neanche i soldi per acquistare il biglietto dell’autobus e facevo ogni giorno quindici chilometri per allenarmi e realizzare il mio sogno. È la dimostrazione che per raggiungere il successo non ci sono scorciatoie ma solo lavoro, fatica e sudore, a differenza di quanto ai giovani traspare frequentando il mondo dei social. Le scorciatoie sono pericolose e avvicinano alla criminalità, mondo dal quale una volta entrati non si può uscire”.
Il progetto è realizzato dall’Associazione Culturale Arteteca con il contributo del Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per lo Sport, con il patrocinio dell’Unione Stampa Sportiva Italiana e con il sostegno di Union Gas e Luce. Dopo Genova è in programma la data di chiusura a Roma il 17 dicembre (Teatro Ghione).