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Cultura e spettacolo

La Camera di Commercio nella sua sede spezzina celebra Francesco Vaccarone, scomparso lo scorso aprile, nel quarantennale della mostra organizzata proprio nella sede dell'ente nel 1984.
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di Emanuela Cavallo
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LA SPEZIA - Tele, aneddoti, ricordi. Per rendere omaggio all’artista Francesco Vaccarone, scomparso nell’aprile scorso, sabato prossimo,16 novembre, nella sede della Camera di Commercio Riviere di Liguria, si inaugura la mostra “Dall’Alba al Tramonto” dedicata al maestro spezzino. La mostra, organizzata dall’associazione culturale Startè con il sostegno della Camera di Commercio Riviere di Liguria, rimarrà visitabile fino al 13 dicembre.

Nel 1984 la Camera di Commercio - allora della Spezia, oggi Riviere di Liguria, da sempre attenta a valorizzare gli artisti nati nel golfo – allestì una mostra di Vaccarone e Marzulli: si trattava di una delle prime occasioni in cui l’ente pubblico apriva ad iniziative culturali. L’idea fu apprezzata e il maestro già era nel pieno del vigore creativo. A distanza di quarant’anni, per rendere omaggio alla sua memoria e consentire al pubblico di ammirare molti tra i più famosi dipinti, gli stessi spazi espositivi accolgono “Dall’Alba al Tramonto”.

“Un tributo doveroso, e soprattutto sentito, all’uomo e all’artista che, tramite opere che hanno girato il mondo, ha dato lustro alla Spezia, alla Liguria e all’Italia, facendone brillare il nome nel panorama artistico internazionale godendo di unanime apprezzamento da parte della più qualificata critica. Con questa mostra – ha sottolineato Davide Mazzola, vice presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria - - rendiamo omaggio alla sua figura: con straordinaria profondità e impegno politico e civile, Vaccarone ha affidato all’arte le sue riflessioni e il suo sguardo sul mondo lasciandoci un patrimonio prezioso e da condividere”.

Quattro dipinti di Vaccarone, che fanno parte della collezione artistica della Camera di Commercio, sono esposti nella sede camerale in modo permanente: le tele A Pasolini (1975), Forme (1987), Volo di gabbiani al tramonto (1973) e Agave (1989). “Opere – spiega Paolo Asti, curatore della rassegna e presidente di Startè – che costituiscono il nucleo centrale da cui si dipana la mostra. In tutto 21 lavori più 5 incisioni acquerellate a mano realizzate appositamente da Vaccarone per la mostra del 1984 dal titolo “Dall’Alba al Tramonto” che abbiamo ripreso come titolo di questa esposizione. Quella di Francesco Vaccarone – ha concluso - è stata una figura di riferimento per intere generazioni e per la città tutta, un intellettuale capace di condensare, nella tipicità spezzina, grandi verità in quelle che apparivano come semplici battute”.

Tra le opere esposte una è il "Pasolini" del 1975-76. "Venimmo a sapere della morte del grande poeta durante un viaggio a Parigi - ricorda la moglie del pittore Gabriella Pieroni -. Eravamo in auto e la radio diede la notizia. Rimanemmo sconvolti come tutti. Le opere e il pensiero di Francesco si rispecchiano". Chernobyl, Baghdad, Apollo 11: Vaccarone metteva in pittura la propria riflessione sull'attualità.

 La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì anche dalle 15 alle 17. Valerio Dehò è lo storico dell'arte che ha curato i testi del catalogo.