Oltre 100 ospiti e 60 appuntamenti in quattro giorni per approfondire il ruolo delle piazze, dall’antichità a oggi, attraverso la voce di esperti e studiosi: a Palazzo Ducale prende il via ‘La storia in piazza’, festival di divulgazione e approfondimento di tematiche storiche giunto alla quattordicesima edizione, che prevede - accanto a conferenze, reading, laboratori e seminari - dialoghi aperti a più voci tra ospiti invitati a dibattere attorno a uno stesso tema ma da punti di vista diversi.
Il tema scelto quest'anno è 'Le piazze della Storia'
Curato dagli esperti di storia contemporanea Carlotta Sorba e Emmanuel Betta, il tema scelto è 'Le piazze della Storia'. Così, le sale al piano nobile di Palazzo Ducale, compresa quella dell’Archivio Storico solitamente aperta solo a studiosi e ricercatori, si animano di presenze e voci sul tema dell’evoluzione e del ruolo delle piazze attraverso le epoche, dall’antichità ai giorni nostri: come spazio fisico e concreto, legato a momenti iconici, luogo della vita e dell’esperienza collettiva ma anche spazio metaforico e virtuale. Analizzando il ruolo chiave giocato dalle piazze, gli ospiti approfondiranno le trasformazioni sociali, politiche, culturali, nel tempo e nello spazio.
Si parte con le piazze rivoluzionarie del 1848
“E’ un tema su cui gli sguardi e gli approfondimenti possibili sono molti e diversi – spiegano i due curatori -. Nelle piazze della Storia, uomini e donne hanno celebrato il potere o hanno preso la parola per contestarlo; hanno chiesto pane, diritti, giustizia; hanno attivato scambi e fatto mercato; hanno fatto circolare notizie, segreti, maldicenze; si sono ritrovati a pregare, a festeggiare, a organizzare spettacoli. Intorno a questi temi abbiamo pensato di articolare le giornate nel solco delle stagioni precedenti, sempre di grande successo, ma con alcune novità. Gli ospiti invitati ci proporranno infatti confronti molto vari: non solo conferenze e lezioni, ma dialoghi a più voci per cogliere i diversi aspetti di un tema e lezioni spettacolo con musica o voce narrante”. A dare l’avvio “ufficiale” sarà giovedì 27 alle 18 la curatrice Carlotta Sorba, con un approfondimento sulla storia delle piazze rivoluzionarie del 1848, all’origine dell’esperienza politica moderna.
Le piazze fisiche
Sono i luoghi veri e propri di incontro e definizione della vita politica e sociale di una comunità. Venerdì alle 18.30 la grande piazza Tienanmen sarà protagonista di una conferenza del direttore del CELSO Istituto di Studi Orientali Alberto de Simone dove verrà spiegata sotto il profilo della definizione dell’immagine, della storia e dell’identità dell’intera Cina. Sabato 29 l’archeologo Emanuele Papi parlerà (ore 10) sul tema 'Agorà: la piazza degli Ateniesi ora e allora'. Sempre sabato alle 12 i professori Gian Piero Piretto e Antonella Salomoni parleranno di un’altra piazza fisica, la Piazza Rossa di Mosca, presentata come ‘angolo rosso’, luogo della casa in cui i contadini ortodossi collocavano l’icona della loro religione diventato poi palcoscenico del potere sovietico. Infine domenica 30 alle 16 il professore di Storia religiosa dell’Islam Marco Di Branco parlerà di una delle piazze più importanti dell’Oriente, Naqsh-e jahān ('La Figura del Mondo'), situata al centro di Isfahān, capitale dell’impero persiano sotto la dinastia dei Safavidi che in un unico spazio comprende le tre principali componenti del mondo persiano: il potere del clero sciita con due monumentali moschee, la forza del ceto mercantile nel grande bazar imperiale e l’autorità politica nel palazzo Ali Qapu, residenza ufficiale dello Shah di Persia.
Le piazze come luoghi simbolici
Sono quegli spazi che hanno assunto significati che travalicano un singolo avvenimento storico o una singola epoca assumendo un respiro atemporale. Venerdì alle 19 la professoressa Maria Rosaria Stabili parlerà, in 'Madres de Plaza de Mayo', della carica simbolica di una piazza che contribuì a dare al movimento delle Madres una grande visibilità nella denuncia dei crimini commessi dalla dittatura militare argentina. Domenica 30 alle 11 Benedetta Tobagi, scrittrice e storica, ricorderà quel pomeriggio del 12 dicembre 1969 quando nella sede della Banca dell’agricoltura di piazza Fontana a Milano a causa di un attentato persero la vita 17 persone e ne rimasero ferite 88 ripercorrendo la storia repubblicana di quegli anni. Sempre domenica 30 (ore 12) Gad Lerner dialogherà invece con il figlio Davide sul tema 'Tel Aviv, piazza Rabin: l’altra Israele'. Dalla manifestazione oceanica contro la guerra in Libano nel 1982 a quella per la pace nel 1995, spenta dall’assassinio dell’allora premier Rabin, ci si chiederà se – visto il tragico confronto armato – l’altra Israele potrà tornare a far sentire la propria voce.
Le piazze concettuali
Sono quelle la cui funzione storica viene scandagliata e affrontata per temi, a partire dalle piazze “religiose”: 'Le piazze di Francesco d’Assisi' (sabato 29, ore 11) è il titolo della conferenza nel corso della quale Antonio Musarra si occuperà di analizzare lo stretto rapporto tra messaggio francescano e spazio pubblico. Franco Cardini parlerà sempre sabato 29 (ore 15) di 'Piazze di Dio', un excursus sul ruolo delle piazze nelle tre grandi religioni abramitiche – ebraismo, cristianesimo e Islam – come spazio sacro, ma anche come ostensione del potere e testimonianza della fede. E poi il tema delle rivoluzioni con le conferenze di Emmanuel Fureix (sabato 29 alle 17) e di Donald Sassoon, il curatore delle prime edizioni de 'La Storia in Piazza' (sempre sabato alle 17.30).
Le altre piazze
Le piazze possono essere anche virtuali. È il caso, ad esempio, dello sviluppo impetuoso dei social nell’ultimo decennio. Alle 21 di sabato 29 marzo ci sarà un focus su 'Mettere in piazza: segreti, leaks, gossip (e nuove piazze elettroniche della politica)'. Anche se stiamo vivendo un ritorno delle piazze nella politica contemporanea si tratta di una forma piuttosto diversa da quella che aveva caratterizzato il passato perché nell’età della politica-spettacolo, la web-politics mette sempre di più in piazza segreti, gossip e leaks altrui (e, qualche volta, pure i propri). Non poteva poi mancare la tv: 'Le piazze e la gente, tra talk e game. Un percorso lungo la storia della televisione e della radio' (sabato 29, 17.30) dove Luca Barra e Marta Perrotta parleranno dello stretto rapporto esistente tra ruolo della piazza come dispositivo estetico e narrativo e “rispecchiamento” del pubblico da casa.
Tutto il programma de La Storia in Piazza è reperibile sul sito www.palazzoducale.genova.it
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