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Cultura e spettacolo

Il manifesto programmatico del neo-sovrintendente del teatro dell'Opera genovese
1 minuto e 32 secondi di lettura
di Dario Vassallo

In attesa della presentazione ufficiale annunciata per lunedì prossimo, il neo-sovrintendente del Carlo Felice Michele Galli ha affidato ad una nota le sue prime considerazioni sul suo nuovo incarico che in qualche modo rappresentano anche una sorta di manifesto programmatico. Dopo aver ringraziato il Consiglio di Indirizzo della Fondazione per averlo indicato all'unanimità e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli per aver condiviso questa indicazione sottolinea come ci si trovi di fronte ad anni importanti: “Tanto è stato fatto fino ad ora, e tanto resta ancora da fare, per far crescere questa istituzione che vanta una lunga storia e una grande tradizione. Una istituzione culturale che può e deve continuare ad essere la casa di tutti, a rappresentare il pilastro fondamentale della cultura di Genova e della Liguria. Un teatro certamente radicato nel suo territorio e necessariamente aperto al mondo. Un teatro che con la sua programmazione artistica possa essere sempre più accogliente ed appetibile verso i giovani, che nella musica e nell’Opera possono trovare la “cassetta degli attrezzi” per essere cittadini consapevoli, curiosi ed aperti al bello. Ma anche un teatro che sia sempre più proiettato in una dimensione internazionale: che porti nel mondo Genova, le sue tradizioni e la sua capacità di innovare”.

Un lavoro da portare avanti insieme al pubblico e a tutte le maestranze

Sottolinea anche come si tratti di un lavoro importante che intende portare avanti - con la sua storia umana e professionale e con il mio bagaglio di competenze - attraverso un dialogo continuo con le Istituzioni politiche locali e con tutte le maestranze che rappresentano insieme al pubblico il patrimonio più grande del Carlo Felice. E conclude: “A questo capitale umano ed artistico assicuro il mio ascolto. Tutti lavoreremo per far crescere il Carlo Felice. Lo faremo insieme: con rispetto, coraggio, voglia di sperimentare e di aprirsi sempre di più”.