L'ispirazione – dice – gli è venuta ricordando Andrea Camilleri, suo insegnante all'Accademia nazionale d'arte drammatica a Roma, quando nelle pause delle lezioni studenti e docenti si ritrovavano insieme a pranzo e si parlava di tutto, da pari a pari. Pino Petruzzelli, attore e regista del Teatro ipotesi e della Fondazione Luzzati, è partito da questo lontano ricordo per organizzare a Santa Margherita Ligure, nella suggestiva cornice di Villa Durazzo, il progetto 'Casa del Pensiero' che in tre weekend di marzo, aprile e maggio lo vedrà affiancato da docenti di levatura nazionale e internazionale come lo scrittore Eraldo Affinati, il regista cinematografico Giuseppe Piccioni vincitore di 5 David di Donatello e il neuroscienziato Giorgio Vallortigara per affrontare alcuni temi di grande rilevanza insieme ad un gruppo di studenti universitari che potranno interagire, dialogare e – perché no?- magari confutare eventuali pensieri diversi con i docenti del progetto e i compagni di seminario.
Allo scopo sono stati selezionati dieci giovani iscritti alla triennale o alla magistrale provenienti dalle Facoltà di Lettere, Lingue, Storia, Filosofia, Psicologia, Fisica. Stesso discorso con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma che ha collaborato alla ricerca dei docenti e di due studenti della stessa Accademia. Scopo del progetto è la crescita nella consapevolezza del proprio essere in questa società attraverso un dialogo tra cultura umanistica e scientifica capace di aiutarci a prendere le distanze dall'attuale pensiero comune che si nutre di spettacolarizzazione e stili di vita standardizzati.
Si parte in questo fine settimana, da venerdì a domenica, con “Il sogno di un’altra scuola”, tema scelto da Eraldo Affinati. Il secondo appuntamento di 'Casa del Pensiero' sarà l'8, 9 e 10 aprile con Piccioni, il terzo dal 6 all'8 maggio, protagonista Vallortigara. Al termine di ogni seminario il risultato dei lavori verrà condiviso in un incontro pubblico che avrà luogo sempre a Villa Durazzo con ingresso libero, nel rispetto delle norme in tema di sicurezza, per raccontare il percorso compiuto.