GENOVA - Tedua e Gino Paoli, Izi e Dori Ghezzi, Bresh e Cristiano De André, Marracash e Ivano Fossati: è l'incontro tra due generazioni, tra due scuole, tra due modi di fare musica che in fondo non sono così diversi. Così il docufilm "La nuova scuola genovese" riannoda il filo rosso che lega la poesia del cantautorato a quella del rap. Poesia che tra i carruggi di Genova ha preso forma in entrambe le scuole, le quali, grazie all'idea di Claudio Cabona, possono dialogare tra loro. "Per me è stato il coronamento di un sogno, io ho iniziato a lavorare al documentario tre anni, ma ha radici profonde nel mio lavoro: facendo il giornalista musicale, ho sempre cercato di capire la vecchia scuola, intervistandola, e anche la nuova scuola del rap", racconta a Primocanale. "Parlando con i ragazzi di oggi e parlando con i grandi cantautori, ho notato delle affinità tra di loro e con Genova, che è la culla di queste due realtà". Così è nata l'idea che è stata presentata al Seeyousound International Music Film Festival. E sono due i messaggi che emergono da questo lavoro.
"Le radici sono importanti, le città scalfiscono le poetiche degli artisti, ma ancor più importante è il dialogo fra generazioni. Secondo me la bellezza di questo documentario è vedere Gino Paoli che racconta con passione chi erano i grandi cantautori di Genova, cosa hanno fatto, perché lui si definisce ancora oggi un anarchico ribelle e vedere Tedua ascoltare con la stessa passione di un nipote che ascolta un nonno o di un un alunno che ascolta un insegnante"
Il film approda sul grande schermo: l'anteprima sarà lunedì 2 maggio al The Space di Genova alle ore 19:30, mentre dal 3 al 4 maggio verrà proiettato in diversi cinema italiani, tra cui il Sivori alle ore 21 sempre a Genova. Ed è a Genova che è stato girato l'intero docufilm da Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, registi che hanno prestato il loro occhio allenato dai videoclip musicali per realizzare questo progetto, dandogli un taglio fresco, giovane e per niente scontato. "E' una Genova profonda, una Genova che ha voglia di emergere una Genova che va dalle belle scogliere di Pieve alle case popolari del Cep", spiega Yuri Dellacasa.
"Tedua per l'intervista singola è stato portato nella Sala del Maggior Consiglio, luogo in cui i nobili amministravano la Repubblica per prendere le decisioni più importanti, Nadir Sha a Castello De Albertis che, si affaccia sulla città: ogni luogo è stato pensato e cucito su ogni intervistato"
Ai dialoghi si affianca anche e soprattutto la musica, di ieri, di oggi e di domani in una colonna sonora inedita. "Questo film è un ponte, che non vuole porre a confronto, ma in relazione due scuole, quella con cui siamo cresciuti e quella che oggi ascoltiamo, in vetta alle classifiche", commenta Paolo Fossati.
"Abbiamo avuto l'onore di poter lavorare con Aldo De Scalzi e Pivio e a questa grande fortuna si è aggiunta la possibilità di poter far collaborare questi due mostri sacri con Chris Nolan che è il produttore di tanti degli artisti della scena rap genovese attuale"
Un film da vedere, assaporare, ascoltare che si pone l'obbiettivo di tramandare i grandi artisti alle nuove generazioni e di far conoscere ai "boomers" il panorama attuale della musica, con uno sguardo sul futuro della musica.
"C'è una scena molto bella di Cristiano De André e Bresh che fanno un pezzo immortale della storia musicale di Genova insieme. Beh, sarebbe bello che quella fosse la fotografia del domani della musica di Genova"