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Una manifestazione doverosa, che ha raccolto e sta raccogliendo molte adesioni nel segno della più assoluta trasversalità politica in una prospettiva di giustizia e di civiltà, contro una scelta governativa che risulta offensiva verso la memoria delle 43 vittime del Morandi e il dolore dei loro familiari, così come verso tutti i liguri e tutti gli italiani, quotidianamente alle prese con gli effetti disastrosi di decenni di imperdonabile pessima gestione di un bene avuto in regalo e restituito ricevendo un altro regalo, dove l'unità di misura del dono sono i miliardi.
Sanna e Romeo fanno così un passo in avanti rispetto al partito di appartenenza, il Pd, che ha aderito senza firmare il documento-manifesto, e quindi hanno titolo per far parte della delegazione di manifestanti ammessi al colloquio con il prefetto Franceschelli. Un gesto che rafforza politicamente il vasto fronte del dissenso, rispetto alla soluzione tutt'altro che punitiva verso i Benetton adottata dal governo nazionale, e che avrà una prima verifica di consistenza proprio nella manifestazione di domani.
IL COMMENTO
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