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Politica

Il cofondatore di Coraggio Italia e le grandi manovre di ricostruzione di un centro egemone
1 minuto e 22 secondi di lettura
di Stefano Rissetto

Un partito unico a fusione di Italia Viva e Coraggio Italia, Toti e Renzi insieme? Il presidente della Regione Liguria non lo esclude tassativamente, pur prevedendo tempi lunghi: ""Italia Viva negli ultimi mesi - dice in un intervento radiofonico - ha avuto un andamento parlamentare molto simile al centrodestra. Un partito insieme mi sembra largamente sia interesse anche del centrodestra allargare i suoi confini verso il centro".
Toti sta al gioco: Il nome? "Coraggio Italia Viva' mi piace - dice ironicamente - ma è molto prematuro parlarne ora".

Il primo banco di prova per la ricostruzione di un centro egemone sarà l'elezione del nuovo capo dello Stato. "Vedremo, sicuramente bisogna dialogare in modo ampio sul presidente della Repubblica che è un arbitro. Italia Viva ha avuto un orientamento parlamentare abbastanza simile al centrodestra e credo che la politica di Letta di alleanza organica col M5s abbia sollevato riflessioni. Parlare di un accordo, però, mi sembra largamente prematuro".
E Berlusconi, candidato non si capisce se di bandiera o concreto? Toti ci scherza su: "Da parte sua c'è un'ampia politica di captatio benevolentiae, mi auguri che non diventi talmente ampia da vederlo elogiare il decreto Bonafede sulla giustizia".

Per quanto invece riguarda il Quirinale,  "Dobbiamo trasformare tanti 'centrini' in un centro che abbia non solo le idee ma anche un peso numerico, aggregando i petali di un fiore. Io non voglio fare il leader di nulla, faccio il governatore della Liguria. Se domani qualcuno vuole aprirsi al confronto, noi ci siamo. Il centro vale 70 parlamentari ed e' determinante per scegliere la figura giusta da mandare al Quirinale. Se il presidente Mattarella volesse restare, io sarei assolutamente d'accordo".