GENOVA - Nodi importanti ancora da sciogliere ma una cosa è certa, la sindaca di Rossiglione e sottosegretaria del Pd genovese Katia Piccardo è la candidata per uno dei due collegi di Genova alle elezioni politiche del 25 settembre. L'ufficialità è arrivata nella giornata di ieri, quando la sindaca ha annunciato la firma dal notaio tramite un post sui suoi social.
"La prima volta in cui sono stata eletta come più giovane Consigliera o quando la mia Comunità mi ha onorata nel diventare la prima donna Sindaco della Valle Stura - si legge nel post sul suo profilo Facebook -, non avrei mai pensato che un giorno avrei sottoscritto la mia accettazione a candidarmi alla Camera dei Deputati (collegio uninominale 2)".
Il problema rimane comunque la possibilità reale di essere eletti. Piccardo, giovane promessa del Partito Democratico, ha fatto il pieno di voti alle ultime regionali, venendo scalzata per un’incollatura, e molti riconteggi, da Pippo Rossetti: non ha esperienza a livello romano, ma è considerata un'esponente pragmatica, ha conoscenza della macchina amministrativa e ha una solida base di consenso (LEGGI QUI).
"Un vero onore, un riconoscimento che emoziona quella bimba che guardava al Nonno contadino, che si appassionava all'Amministrazione pubblica, come al suo Maestro di vita - continua -. Una sfida davvero difficile e in salita, in cui avrò, avremo (con tutta la squadra) bisogno di tutto il vostro sostegno. Ringrazio di cuore il Partito Democratico e tutta la coalizione per la fiducia".
"In un momento così difficile per il Paese mi è stato chiesto di dare il mio piccolo contributo ed ho deciso di accettare, mettendomi a disposizione in uno dei frangenti più critici della recente storia italiana".
Intanto nei giorni scorsi il Partito Democratico ha presentato il suo programma per le elezioni politiche di settembre: 40 punti che si basano su pilastri ben definiti: transizione ecologica e sviluppo sostenibile, diritti. Fra le misure per il lavoro, esonero contributivo per le assunzioni di giovani under 35, salario minimo, smart working. Sui diritti, si punta sullo ius scholae, che prevede la cittadinanza con una numero minimo di anni di scuola in Italia. Per i giovani, assegno annuo per chi è a basso ISEE ed è in affitto,
Punti che la stessa candidata al Parlamento ha voluto sottolineare nel suo annuncio social: "Ce la metteremo tutta per provare a portare le istanze delle nostre terre, della Liguria (così flagellate dal dissesto idrogeologico, dalle criticità infrastrutturali, dalle crisi economiche e industriali, dalle emergenze ambientali) in Parlamento. Per lottare contro l'isolamento, contro le carenze sanitarie, contro il precariato, per una Scuola più competitiva, per maggiore sicurezza sul lavoro, per politiche giovanili, di genere e sociali, degne di essere chiamate tali. Inizia un nuovo difficilissimo, ma avvincente cammino".