"La nostra è una legge elettorale di tipo maggioritario ed è chiaro che tutti i partiti sgomitino per avere più spazio possibile in televisione, ma occorre fare chiarezza". Sulle presenze in tv dei leader dei partiti si esprime Giovanni Toti, esponente di Noi Moderati (Italia al Centro), nel PunToTi, la sua rubrica social.
"La nostra legge elettorale prevede che ci si presenti o come coalizione, come hanno fatto il centrodestra e il centrosinistra, o con singole liste come Carlo Calenda, Matteo Renzi e M5S. Quando qualcuno rivendica duelli tra leader politici dovrebbe tenere presente la distinzione tra leader di coalizione, in questo caso quindi Meloni per il centrodestra e Letta per il centrosinistra, e singoli partiti e qui ci siamo noi e tutti gli altri alla pari".
“Questa legge - prosegue Toti - non mi piace ma in qualche modo costringe a mettersi d’accordo e insieme. Noi questo sforzo lo abbiamo fatto. Siamo i moderati di questo Paese, seri, pragmatici, concreti, con una storia di centrodestra e, pur con le nostre differenze, ci siamo uniti per portare la nostra sensibilità e il nostro programma in una coalizione che vuole governare il Paese. Certo, è bello andare da soli, poter dire di avere sempre ragione, considerare tutti gli altri dei soggetti minori. Ma questo non aiuta la governabilità, anzi credo non sia neanche sintomo di maturità, piuttosto ci vedo un filo di idolatria. Lo dico perché oggi - chiosa Toti - tutti sgomitano per fare confronti tv, quindi è bene che si sappia che le coalizioni che si candidano a guidare il Paese sono il centrodestra e il centrosinistra. Gli altri sono partiti che hanno deciso di correre da soli, legittimamente, con le proprie idee, ma non sono la stessa cosa. Ed è bene fare chiarezza, visto che c’è qualcuno che, come la rana di Esopo, tende a gonfiarsi per vana gloria ma francamente quella gloria dovranno attribuirla gli elettori”.