GENOVA - “In campagna elettorale più o meno tutti parlano di giovani senza poi occuparsene davvero. Per far parte della vita del Paese e quindi dettare le scelte che li coinvolgeranno la prima cosa che devono fare è proporre ed essere parte della cittadinanza attiva. Questo vuol dire andare a votare, per esempio. L’assenza dei giovani nella politica si vede dalla mancanza di idee che vadano bene alle nuove generazioni e per questo credo che occorra che siano anche loro a indicarci il da farsi”. Lo dice Giovanni Toti di Noi Moderati, nel PunToti, sua rubrica social.
“I giovani - spiega - hanno bisogno di una scuola che insegni davvero, hanno la necessità di sapere per cosa un ciclo di studi li prepara, che sia un corso di formazione professionale o l’università. Noi, in Liguria, su questo abbiamo investito molto: il nostro Salone per gli Orientamenti fa incontrare decine di migliaia di giovani con le università e con gli enti di formazione perché troppo spesso le aziende rimangono senza mano d’opera adeguatamente preparata e i giovani fanno percorsi di studio alla cieca, mentre è fondamentale che scelgano anche una formazione che si concretizzi davvero in occupazione”.
Toti sottolinea inoltre che “i ragazzi oramai iniziano una vita autonoma fuori dalla casa dei loro genitori sempre più tardi. Occorre agevolarli con alloggi a prezzi calmierati durante il loro ciclo di studi, con aiuti a sostegno del mutuo per la prima casa o dell’affitto. Attenzione ai giovani vuol dire anche attenzione alle vita culturale, che sia andare a teatro o partecipare a corsi d’arte. Stesso discorso vale per lo sport, perché serve investire molto di più nelle attività sportive”.
“Insomma occorre ricostruire il rapporto tra la politica e i giovani e per farlo serve che partecipino sempre di più alla vita pubblica, tornando ad avere fiducia nel loro Paese, pretendendo politiche all’altezza dei loro bisogni e puntando all’eccellenza”.