Vai all'articolo sul sito completo

Politica

Il programma elettorale di Primocanale
3 minuti e 26 secondi di lettura
di Maurizio Rossi*
GENOVA - Luigi Merlo oggi Presidente di Federlogistica, ma già giornalista e Ad di Teleliguria Sud di Spezia, politico sino a diventare vice Sindaco di Spezia e assessore trasporti di Regione Liguria con Claudio Burlando, Presidente del Porto di Genova dal 2008, consigliere dell’Aeroporto Cristoforo Colombo, dichiara al Secolo XIX il 22 luglio del 2022

“Con l'alta velocità a Genova l’aeroporto diventerà inutile”

E’ un tema che non è la prima volta che sento e che merita una forte riflessione. E’ peraltro di questi giorni proprio la scelta del Governo di escludere il principale gruppo armatoriale italiano e tra i primi mondiali, Msc del Comandante Aponte, uno dei primari operatori del Porto di Genova con oltre 500 mila metri di terminal, dalla trattativa per l’acquisizione della disastrosa e fallimentare compagnia aerea ITA (ex Alitalia). 
 
Questa esclusione è stata quanto mai appresa con amarezza dal nostro territorio, che si augurava una forte interazione tra traffico passeggeri crociere/aereo  e traffico cargo aereo/porto. E’ evidente che qualora Ita fosse finita a Msc/ Lufthansa Genova e la Liguria si auguravano che il nostro aeroporto potesse finalmente  "prendere il volo" dopo anni decisamente difficili anche conseguenza del Covid. Invece ora non sappiamo nulla  di quello che saranno le strategie del soggetto oggi preferito dal Ministero retto ancora da Giovannini che ha scelto di trattare in esclusiva con Air France e il fondo americano Certerius ritenendo la loro offerta più interessante del competitor che vedeva la forte presenza di Msc. Sembra proprio che l’attuale Governo Draghi in prorogatio voglia chiudere a tutti i costi prima delle elezioni con questa cordata francoamericana, ma ad esempio noi liguri e genovesi non sappiamo assolutamente nulla di quale futuro avrà il nostro aeroporto e i suoi voli  per Roma  ed altre destinazioni italiane ed internazionali. 
 
 
Le frasi quindi pronunciate al Secolo XIX da Merlo, assumono contorni che mi preoccupano e mi impongono di domandare a tutti i candidati liguri al parlamento del 25 settembre di esprimere una posizione. Va detto sicuramente che proprio la mia prima richiesta del PROGRAMMA ELETTORALE DI PRIMOCANALE che ritengo assolutamente prioritaria e concerne il quadruplicamento ferroviario tra Tortona e Milano, sta dimostrando che non esiste un’alta velocità’ e non esisterà’ mai in quanto da Pavia a Milano si viaggerà al massimo a 160/180 km/h perché i binari sono concepiti per treni locali per pendolarismi, Fs non ha ritenuto meritassero una linea veloce dovendo comunque fare tutte o quasi tutte le fermate.
 
Ma allora serve o non serve l’aeroporto di Genova o può essere trasformato in un altro mega terminal portuale e gli aerei andremo a prenderli a Milano o a Pisa e a Roma ci andremo solo in treno “non certo ad alta velocità” o in macchina con le nostre favolose ed economiche Autostrade?
 
Penso che anche su questo una posizione chiara netta di impegno in un senso o nell’altro dei candidati liguri di cui alcuni ricopriranno il ruolo di “Onorevoli della nostra regione” nel nuovo parlamento, debba essere presa affinché gli elettori sappiamo di ognuno che cosa ne pensa, in quali prospettive di sviluppo crede e come si impegnerà a portare avanti le primarie iniziative  nell’interesse del nostro territorio. Avrei piacere anche di conoscere opinione di molti altri soggetti a partire dall’aeroporto stesso che compie 60 anni e che ha una concessione ancora non lunga ma nello stesso tempo sta investendo molto per rinnovare e aggiornare l’aerostazione. Non dobbiamo però avere una posizione forzatamente di difesa del nostro aeroporto. 
 
Bisogna aprire il dibattito che ha aperto nuovamente Luigi Merlo e capire oggettivamente quale sia il miglior utilizzo di spazi per Genova e la Liguria, purché non sia solo a vantaggio di una o l’altra grande compagnia armatoriale e/o terminalisti portuali ma nell’interesse del sistema infrastrutturale genovese e ligure che significa anche sviluppo  turistico, imprenditoriale e possibilità’ per azienda di decidere se mettere proprio da noi sedi logistiche e direzionali.
 
Attendo commenti di tutti coloro che ritengono che questo tema sia prioritario e possa condizionare il futuro di tutto il nostro territorio.
 
*Maurizio Rossi, editore di Primocanale