GENOVA - Il leader di Italia Viva Matteo Renzi intervistato a Terrazza Incontra dal direttore di Primocanale Matteo Cantile. Focus sulle elezioni, sulla campagna elettorale e sul futuro del terzo polo in Italia. Renzi ha parlato anche di Genova e della necessità di opere per rinnovare e incrementare le infrastrutture in Liguria.
INFRASTRUTTURE IN LIGURIA - Uno dei temi centrali per il futuro della Liguria resta quello delle infrastrutture. Renzi punta sui nomi per portare avanti le opere strategiche: "Io non prometto aiuti, io candido Raffaella Paita e Cosimo Ferri, persone che su queste battaglie non lanciano promesse ma fanno. Quelli del no sono gli altri, noi siamo l'unica garanzia perché le cose si facciano. Poi c'è il problema dei tempi (dei lavori ndr). Per la messa in sicurezza del torrente esondato nelle Marche i soldi c'erano però la burocrazia ha rallentato tutto. Non chiedete a noi di combattere per le infrastrutture, gli altri promettono, noi abbiamo fatto le opere. Scegliete voi chi è credibile".
TERZO POLO E TOTI - Renzi analizza le alleanze fatte durante la campagna elettorale: "Qui a Genova vediamo i risultati dell'azione di governo fatta insieme alle varie amministrazioni. Penso ad esempio ai lavori fatti sul Bisagno, ma penso anche al mezzo miliardo di euro investiti per la messa in sicurezza della città. Abbiamo sostenuto Bucci alle amministrative di giugno ma la novità di questa tornata elettorale sarà la vittoria, non numerica ma politica, del terzo polo. Toti aveva nella testa di stare ancora nel centrodestra. Ha preferito stare con Salvini e Meloni anche se li ha criticati precedentemente. Penso che un moderato non possa stare con Salvini e Meloni. Così come ritengo che riformisti come noi non possono stare con Fratoianni e Di Maio. Per questo dico che noi siamo molto più coerenti di tutti gli altri. Noi ci distinguiamo per come affrontiamo i temi".
FUTURO TERZO POLO - Il leader di Italia Viva guarda avanti e penso al futuro sviluppo del Terzo Polo. "Domenica 25 settembre si vota. Poi ci sono le elezioni europee del 2024, Salvini e Meloni stanno con Orban e Le Pen mentre Conte e una parte della sinistra guardano a Mélenchon. Noi stiamo con Macron. Io penso che se arriveremo a un sistema a ballottaggio come quello per l'elezione dei sindaci credo che potremmo fare quello che ha fatto Macron, cioè vincere al centro".
LEGGE ELETTORALE - Il sogno di Renzi è quello dell'elezione diretta del presidente del Consiglio. "Penso si possa arrivare all'elezione diretta del presidente del Consiglio così come quella diretta del presidente della commissione europea. Quella di adesso non è la legge elettorale che sognavo. Io avevo fatto quella dei sindaci, chi vince governa. Quella di queste elezioni è una campagna elettorale strana. Vorrei che si parlasse di come aiutare le famiglie che non arrivano alla fine del mese. Ma la politica parla di tutt'altro, si parla di discussioni astratte e di Peppa Pig".