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Politica

Ha quasi 40 anni ed è medico legale: potrebbe rifiutare se l'incarico compromettesse la sua carriera universitaria
2 minuti e 35 secondi di lettura
di Matteo Cantile

E’ Alessandro Bonsignore, medico legale, docente universitario e presidente dell’Ordine dei medici della Liguria, l’uomo prescelto per diventare nuovo Assessore alla sanità della Regione Liguria: attorno al suo nome si coagulano i favori sia delle componenti politiche che di quelle mediche.

Non ancora quarantenne, Bonsignore è un medico molto stimato: appoggiato con forza dal leader ligure di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, ha ottenuto il convinto sostegno anche delle altre componenti della giunta Toti. E’ considerato un buon diplomatico, un profondo conoscitore della sanità ligure e in possesso di tutte le competenze per ricoprire questo incarico.

Allora per quale motivo non è stato ancora dato l’annuncio? La ragione va ricercata nella carriera professionale di Alessandro Bonsignore che, vista la giovane età, si trova impegnato in un passaggio cruciale nella strada che porta alla cattedra da ordinario all’Università di Genova: se dovesse essere costretto a richiedere l’aspettativa per assolvere all’incarico di Assessore si ritroverebbe fortemente penalizzato nel suo percorso. Un rischio che Bonsignore non ha intenzione di correre poiché la carriera universitaria ha per lui assoluta priorità.

Ma Bonsignore non ha ancora formalmente declinato: anzi, il professore ha ingaggiato una squadra di giuristi che lo sta aiutando per trovare una soluzione al problema che si sta presentando. Gli esperti stanno valutando ogni aspetto e scioglieranno la riserva tra domani e lunedì.

Se Il medico legale dovesse tirarsi indietro (decisione che comunque non prenderebbe a cuor leggero) l’alternativa non sarà Enrico Castanini, amministratore unico di Liguria Digitale: il manager ha lavorato a braccetto con il sistema sanitario nel difficile periodo del Covid e ha in cantiere una serie di progetti informatici  che promettono di migliorare l’offerta ospedaliera. L’entourage di Toti sarebbe estremamente favorevole a un impegno diretto di Castanini in giunta ma l’ingegnere ha gentilmente declinato, considerando sé stesso troppo avanti con l’età per raccogliere una sfida così. Resta però un nome di primo piano e sarà uno dei principali collaboratori del nuovo assessore.

Chi potrebbe avere le carte in regola ed è tenuto in massima considerazione è l’attuale direttore generale del Policlinico San Martino Salvatore Giuffrida, che andrebbe poi sostituito aprendo un’altra partita. Giuffrida, 59 anni, non è un medico ma un amministrativo, conosce bene la macchina ligure e per quasi vent’anni ha lavorato in Datasiel, l’attuale Liguria Digitale.

Più sfumata è la posizione di Andrea Costa, già sottosegretario alla Salute nel Governo Draghi (ministro Speranza): il suo nome era stato accostato all’assessorato alla Sanità durante la campagna elettorale per le politiche ma il risultato della lista Noi Moderati non incoraggia forzature. Va poi ricordato che Costa non ha competenze specifiche in materia sanitaria, sebbene abbia maturato un’esperienza significativa al ministero. Le sue quotazioni sono comunque in ribasso.

I tempi per completare il rimpasto di Giunta, e quindi per stabilire il nome del nuovo assessore alla Sanità ligure, sono molto stretti: il nuovo parlamento si riunirà il 13 ottobre, entro quella data Ilaria Cavo e Gianni Berrino dovranno avere esercitato l’opzione che li estromette dall’attività regionale; è quindi indispensabile che nei prossimi 15 giorni si sciolgano tutti i nodi.

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