La Liguria avrà un assessore alla sanità entro la settimana: la conferma arriva direttamente dal presidente Toti che ha spiegato di essere impegnato in “riflessioni con gli alleati e nei prossimi giorni ci saranno notizie”. Toti non ha voluto confermare la rosa dei candidati ma è chiaro che si sta lavorando su due o tre nomi che ottengono l’appoggio di tutte le anime della coalizione.
Il nome in pole resta quello di Alessandro Bonsignore, medico legale e presidente dell’Ordine dei medici della Liguria: su di lui, come raccontato da Primocanale (LEGGI QUI) resta il nodo della sua carriera universitaria, alla quale il professore non vuole rinunciare. Nel giro di qualche ora dovrebbe arrivare la sua risposta.
Sullo stesso piano di Bonsignore la Regione ha posto anche Salvatore Giuffrida, attuale Direttore generale del Policlinico San Martino: si tratta di un esperto amministrativo che conosce benissimo la macchina regionale.
Il terzo nome su cui si sta lavorando è quello di Enrico Castanini, attuale amministratore unico di Liguria Digitale: è un top manager stimatissimo in Regione e ha già mostrato le sue qualità in ambito sanitario, avendo gestito di persona il sistema che ha consentito alla Liguria di marciare velocissima nella campagna del vaccino anti-Covid. Al momento, adducendo ragioni d’età, Castanini ha declinato l’offerta ma è possibile che un colloquio diretto con il presidente Toti possa scalfire questa posizione.
Sul secondo profilo che entrerà in Giunta (gli uscenti sono Berrino e Cavo, eletti in Parlamento), si attende la scelta di Fratelli d’Italia, che ha diritto di prelazione sul posto lasciato libero dal neo Senatore sanremese: il nome più caldo è quello di Claudio Cavallo, coordinatore della provincia di Savona di Fratelli d’Italia. A lui dovrebbero andare le deleghe di Berrino mentre quelle in capo a Ilaria Cavo saranno redistribuite ad altri assessori (visto che il numero totale deve restare immutato, cioè sette): Marco Scajola (Formazione) e Simona Ferro (Scuola e Università) sono in prima fila per allargare le rispettive competenze. Al presidente Toti, scelta analoga a quella fatta da Marco Bucci al comune di Genova, dovrebbe restare la Cultura.
Toti, a margine di una conferenza stampa di sanità, ha anche parlato di Giorgia Meloni: “Sta facendo un ottimo lavoro – ha dichiarato il presidente – ovviamente nell’attesa che il suo incarico diventi ufficiale”. Sui possibili ministri Toti ha aggiunto: “L'efficienza e l'efficacia del Governo sono importanti anche per la credibilità del centrodestra, non credo che nessuno possa farne la questione di un ministro in più o in meno per accontentare qualche dirigente un po' famelico, bisogna lavorare tutti per costruire la migliore squadra da dare al Paese".