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GENOVA - “A prescindere dai ruoli, lavoreremo assieme per rendere centrati gli obiettivi liguri, anche trasversalmente”: in nome della Liguria apre a una possibile collaborazione con la maggioranza di centro destra la senatrice del Terzo Polo Raffaella Paita su alcuni temi cruciali come le infrastrutture “pur rimanendo in opposizione”.
“Quando in ballo c’è l’interesse della nostra regione – dice Paita a Primocanale – dobbiamo essere capaci di fare squadra, sia alla Camera che al Senato, nell’ottica di un rafforzamento del ruolo del nostro territorio. Noi siamo a favore delle infrastrutture, dei collegamenti, dello sviluppo e quindi saremo disponibili a votare tutto quello che per la Liguria sarà importante e necessario. L’opposizione in Parlamento non è tutta uguale – aggiunge Paita – ci sono i 5 Stelle che hanno sempre lavorato contro le infrastrutture in Liguria e il Pd che spesso si è schiacciato sulle posizioni dei grillini come ad esempio sulla Gronda. Noi cercheremo di salvaguardare dai banchi dell’opposizione la necessaria attenzione di cui ha bisogno la Liguria, che deve uscire dall’isolamento infrastrutturale. Quando riterremo giusti i provvedimenti che la maggioranza porterà all’esame, ci saremo e li sosterremo”.
Parlando poi della situazione politica di questi giorni, non mancano stoccate agli avversari: “Non è vero che il centrodestra ha ritrovato un’intesa – dice Paita – Stanno ancora litigando sulle poltrone, senza affrontare i problemi reali degli italiani. Berlusconi ha ribadito la sua vicinanza a Putin, dubito che ormai Forza Italia possa essere quella la casa dei riformisti”. Proprio oggi, infatti, è spuntato un audio di Berlusconi nel quale spiega a alcuni suoi deputati di aver ricevuto 20 bottiglie di vodka dal presidente russo per il suo compleanno, oltre a "una lettera dolcissima" e di aver risposto inviandogli bottiglie di lambrusco e un'altra lettera "altrettanto dolce". "Lui mi considera uno dei suoi primi 5 amici", ha ribadito Berlusconi. In merito a Pd e 5 Stelle, Paita evidenzia come si siano riavvicinati perché “si vogliono spartire le poltrone dei vicepresidenti di Camera e Senato e hanno tagliato fuori noi del Terzo Polo”.
E invece, Calenda e Renzi vanno ancora d’accordo? Nelle ultime parole si è parlato di una lite tra i due esponenti di Azione e Italia Viva: “Nessuna divergenza – assicura Paita – abbiamo formato gruppi unici alla Camera e al Senato e a novembre getteremo le basi per un nuovo progetto comune, una Federazione, in vista delle prossime Europee”. Eppure proprio su questo da Roma arrivano voci di frizioni tra i due leader, dopo che Calenda ha ribadito che la presidenza della Federazione stessa spetterà a lui. Come risposta pare che Renzi abbia deciso di non partecipare alle consultazioni con Mattarella per la formazione del nuovo Governo: “Ha altri impegni internazionali” ha comunicato Calenda. Alle Consultazioni quindi, andranno insieme a lui la stessa Paita, il capogruppo alla Camera Matteo Richetti e la presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova.