GENOVA - Si sono concluse con un'affluenza del 76,4% le elezioni per il rinnovo del consiglio della Città Metropolitana di Genova. Più o meno la stessa percentuale delle ultime elezioni del 2017. Al voto non sono chiamati tutti gli elettori ma solo sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni del territorio della Città metropolitana in carica alla data delle elezioni, in tutto quindi 835 votanti.
A chiusura del seggio adibito a Palazzo Doria Spinola hanno votato 638 degli 835 elettori previsti. Da eleggere in tutto 18 membri. La carica di sindaco metropolitano è in mano al primo cittadino della principale città, quindi Marco Bucci sindaco di Genova rieletto a giugno. Lo spoglio delle schede è iniziato alle ore 7.
Il calcolo si basa sul voto ponderato. A seconda del Comune di appartenenza (e della popolazione residente in questo territorio) la preferenza di ogni singolo votante ha un valore e un peso diverso: il voto di un consigliere di una grande città ha un valore maggiore rispetto a quello di un consigliere di un piccolo comune. In tutto sono cinque le fasce di ponderazione.
Questi i risultati della affluenza suddivisi per fascia di ponderazione:
La seconda e ultima lista che si è presentata è quella dei "civici democratici progressisti". Tra i candidati ci sono: Margherita Asquasciati, consigliere di Fontanigorda, Laura Bacchella, consigliere di Cogorno; Silvana Balbi, consigliere di Montoggio; Mariajosè Bruccoleri, consigliere di Genova; Patrizia Caruso, consigliere di Bogliasco; Guglielmo Caversazio, consigliere di Santa Margherita Ligure; Ivano Chiappe, sindaco di Davagna; Luca Costa, consigliere di Bogliasco; Stefano Damonte, consigliere di Cogoleto; Mirco Ferrando, sindaco di Mele; Simone Franceschi, sindaco di Vobbia; Maria Grazia Grondona, sindaco di Mignanego; Enrico Vassallo, consigliere di Serra Riccò; Claudio Villa, consigliere di Genova. Sei donne su quattordici e quattro sindaci.
LE FUNZIONI - Tra le funzioni in capo alla Città Metropolitana ci sono aspetti di coordinamento per gli interventi del territorio, la tutela e valorizzazione dell'ambiente, trasporto pubblico provinciale, costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente. Tra le funzioni rilevanti anche la programmazione provinciale della rete scolastica (nel rispetto delle indicazioni regionali). Nello statuto della Città metropolitana di Genova c'è anche una disciplina dei rapporti tra i singoli comuni, le loro Unioni e la stessa Città metropolitana.+