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Politica

Vista la complessità della materia ci potrebbero volere diversi giorni per scrivere e depositare la decisione. Tutti gli scenari ancora possibili
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Davide Lentini

GENOVA - I giudici della prima sezione del Tribunale di Genova, presieduta da Mario Tuttobene, hanno già deciso in merito al ricorso presentato da 21 genovesi sulla presunta inellegibilità del sindaco Marco Bucci. Ora si aspetta il tempo tecnico necessario per scrivere e depositare la sentenza che, vista la complessità e la particolarità della materia, dovrà essere particolarmente motivata. Da qui la necessità di prendere tempo. Sempre che i giudici stessi non abbiano accolto l'istanza presentata dell'avvocato di Bucci, il suo vice in giunta Pietro Piciocchi, secondo il quale la questione dovrebbe essere di competenza del Tar, il Tribunale amministrativo regionale. Ma questa appare un'ipotesi remota. Più facile che la sentenza arrivi dopo venerdì. Potrebbe volerci più tempo, sostengono invece gli avvocati dell'accusa.

Il ricorso fa leva sul doppio incarico ricoperto da Bucci in campagna elettorale, quando oltre a essere sindaco era anche commissario straordinario per la costruzione del ponte sul Polcevera e quindi secondo i 21 elettori che si sono rivolti al Tribunale civile, non sarebbe statoi eleggibile perché le due cariche sarebbero incompatibili. 

Al momento gli scenari sono aperti: se i giudici ravviseranno la piena eleggibilità di Bucci, ritenendo compatibile la sua candidatura con il ruolo di commissario, il sindaco resterà regolarmente in carica fino al 2027, a meno di ulteriori ricorsi in appello. Se invece i giudici genovesi dovessero pronunciarsi contro il doppio ruolo, spetterà a Bucci e ai suoi legali decidere se fare ricorso contro la sentenza. In questo caso i tempi si allungherebbero e c'è chi ipotizza che il sindaco potrebbe rimanere ancora in carica almeno fino al 2024, in attesa del pronunciamento definitivo. Ma lo stesso Bucci ieri, prima di entrare in Tribunale, ha fatto sapere che è ancora presto per parlare di eventuali ricorsi in appello: "Penso che la sentenza darà ragione a noi come è logico che sia - aveva detto - perché i due incarichi sono totalmente diversi. Ma se la sentenza desse ragione ai ricorrenti io vado a casa, punto".

La difesa di Bucci può contare anche sul documento depositato ieri dalla Procura genovese e firmato dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, con cui si chiede ai giudici civili di respingere il ricorso, "poiché il commissario straordinario non è, a differenza del commissario di governo, parte organica di una struttura ministeriale, ma appare piuttosto un commissario 'a progetto'".