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Politica

Non è stata ancora fissata la data dell'assemblea regionale per la scelta del nuovo segretario. A Roma intanto le donne dem incontrano Bonaccini
1 minuto e 51 secondi di lettura
di Davide Lentini

GENOVA - Una data certa non c'è mai stata, ma da più parti si era ipotizzato che il percorso che dovrà portare il Pd a scegliere il nuovo segretario regionale si sarebbe potuto concludere questo fine settimana, con la convocazione dell'assemblea dem. E invece da giorni la questione è sparita dalle priorità dei dirigenti liguri del partito. Il segretario uscente, Valentina Ghio, ha iniziato e concluso il confronto con i segretari delle 5 federazioni provinciali, ma prima di tirare le somme ci vorrà ancora tempo. Da una parte l'attenzione si è spostata sulle questioni nazionali, con la fase costituente e il congresso; dall'altra sembra che in Liguria non ci sia ancora una convergenza netta su un nome che possa prendere il posto di Ghio e quindi, in mancanza di un accordo, si sia tacitamente scelto di allungare i tempi. Qualcuno ipotizza pure che prima del congresso nazionale e dell'elezione del nuovo segretario Pd, in Liguria rimarrà tutto fermo, con Valentina Ghio al suo posto.

Nel frattempo dopo che ieri sono stati indicati i membri del Comitato costituente (tra cui i liguri Orlando, Benifei e Furlan - LEGGI QUI) oggi le donne del Collettivo dem "Ci siamo" hanno incontrato Stefano Bonaccini, uno dei candidati alla segreteria nazionale. "Apprezziamo abbia voluto aprire un dialogo con noi in una data simbolica come quella del 25 novembre - scrivono in una nota le donne del Pd - Siamo pronte ad incontrare altre candidate e candidati che lo vorranno".

"Abbiamo deciso di suonare la sveglia di fronte alla sconfitta elettorale e abbiamo raccolto più di mille firme in pochissimi giorni con la petizione lanciata per anticipare il congresso - continua il documento del Collettivo, di cui fa parte anche la genovese Cristina Lodi - Scegliamo di continuare il nostro impegno perché pensiamo che sia necessario un Pd di donne e uomini, plurale e contemporaneo, da costruire. Vogliamo essere la voce e lo sguardo di donne libere e autonome: amministratrici professioniste, iscritte, parlamentari, lavoratrici, docenti universitarie. Diverse per età, per esperienze, per provenienza geografica. Unite nella convinzione che il nuovo Pd debba fare il Pd, guardare avanti, interpretare e rappresentare la realtà in movimento, con l'orgoglio di tutta la nostra storia. Vogliamo davvero partecipare e essere parte di questo percorso congressuale".